ROMA (LaPresse) – Di nuovo scintille tra Roma e Parigi. A scatenarle sono state le parole del presidente Emmanuel Macron, che ha parlato di un problema tra Italia ed Europa. Il vicepremier Matteo Salvini coglie la palla al balzo per dire: “Da lui non accetto lezioni di diritto o di umanità. Negli ultimi mesi ha blindato le frontiere, ha respinto più di 50mila immigrati, soprattutto donne e bambini”.
Il botta e risposta tra Salvini e Macron
Macron, durante una conferenza stampa a margine dell’Assemblea Generale delle nazioni Unite, ha spiegato di aver detto no all’attracco della nave ‘Aquarius 2’ per “proteggere il diritto internazionale dalle provocazioni politiche”. E per non rafforzare l’estrema destra in Francia e in Europa. Detto questo, Parigi, Madrid, Lisbona e Berlino si sono comunque accordate per spartirsi i 58 migranti a bordo della nave.
La Francia rifiuta le provocazioni
L’Eliseo rifiuta “la provocazione degli estremismi”, ha sottolineato Macron, aggiungendo che accogliere la ‘Aquarius 2’ non sarebbe stato conforme alle norme umanitarie che prevedono lo sbarco nel porto più vicino. Non solo. “Se dico che ‘la Francia diventa il porto per tutte le navi che partono dall’Africa’, questa non è una soluzione alla quale credo. Non è sostenibile nemmeno in Francia per i nostri equilibri politici”, ha detto il presidente.
Le dichiarazioni del premier Conte a New York
Più sfumata, rispetto alla posizione di Salvini, è stata la risposta del presidente del Consiglio a New York: “Macron rappresenta la Francia – ha detto – e l’Europa, grazie a Dio, è fatta di 28 Paesi”. Conte, sempre a margine dei lavori alle Nazioni Unite, ha comunque sottolineato che “l’Italia non ha problemi con la Francia”, lasciando “all’amico Macron la libertà di opinione, ma a volte si sbaglia anche”.
Le critiche all’Italia sul caso Aquarius
Critiche a Roma arrivano anche da Human Rights Watch, secondo cui con il caso Aquarius “l’approccio disumano del governo italiano verso rifugiati e migranti tocca nuovamente uno dei suoi punti più bassi”. Anche in questo caso, pronta è arrivata la replica di Salvini: “Secondo me, invece, a essere disumani sono gli scafisti. Gli insulti dei buonisti di sinistra sono tutte medaglie”.
I prossimi impegni del vicepremier
Giovedì il ministro dell’Interno sarà a Tunisi, dove incontrerà in mattinata il presidente Beji Caid Essebsi e il ministro dell’Interno Hichem Fourati. “Contrastare l’immigrazione clandestina costituisce una priorità condivisa dai due Paesi”, ha detto Salvini prima di partire, sottolineando che la sua visita mira anche a promuovere nuovi investimenti italiani e il sostegno alle 800 imprese nazionali che operano in Tunisia.
di Matteo Bosco Bortolaso