Calcio, Europei 2024 assegnati alla Germania: beffata la Turchia

La candidatura tedesca ha vinto con ampio margine lasciando l'amaro in bocca ai turchi

LAPRESSE / AFP PHOTO

SVIZZERA (LaPresse/Afp) – Sarà la Germania a ospitare gli Europei di calcio del 2024. Ad annunciare la decisione della Uefa il presidente Aleksander Ceferin. La Germania era in concorrenza con la Turchia. L’Europeo 2024 vedrà la partecipazione di 24 nazionali e sarà composto da 51 partite ospitate in dieci stadi. Tra cui l’Allianz Arena di Monaco e l’Olympiastadion di Berlino. L’ultima grande competizione organizzata dalla Germania è stata il Mondiale 2006, vinto dall’Italia.

La Germania ospiterà gli Europei del 2024

E’ la quarta volta che la Turchia si candida senza successo. La candidatura tedesca ha vinto con ampio margine. Dei 17 membri del Comitato Esecutivo Uefa con diritto al voto, 12 hanno votato a favore della Germania e 4 per la Turchia. Un membro si è astenuto.

“Vogliamo organizzare una grande festa di calcio e mostrare al mondo come il nostro Paese possa essere ospitale”, ha commentato l’ex capitano della nazionale Philipp Lahm, che assumerà la guida del Comitato organizzatore. La Germania Ovest aveva già organizzato l’Europeo nel 1988, ma prima della riunificazione con l’Est. Dell’offerta tedesca, la Uefa ha lodato la visione basata sull’idea che “il calcio può unificare la società” e un dossier di “altissima qualità”.

I motivi della scelta

La Federcalcio tedesca ha dovuto fare i conti con un caso esploso tre settimane prima del Mondiale e che si è protratto anche dopo il torneo: il polemico addio alla nazionale di Mesut Ozil, attaccato per una foto in cui è apparso insieme al presidente Erdogan e per le sue prestazioni nel Mondiale. Il giocatore si è definito vittima di “razzismo e mancanza di rispetto”.

La preferenza accordata alla Germania e la delusione turca

Un caso che però sembra aver pesato poco nella votazione, visto il risultato inequivocabile, di fronte a una candidatura turca che ha sollevato troppi interrogativi. Se l’organo del governo del calcio europeo ha definito, nella sua relazione di valutazione, gli obiettivi della candidatura turca “in linea quelli a lungo termine della Uefa”, non ha tuttavia mancato di sollevare la questione dei diritti umani e ha messo in discussione il peggioramento della situazione economica del paese.

“L’assenza di un piano d’azione nel campo dei diritti umani solleva preoccupazioni”, ha spiegato la Uefa, che ha incluso per la prima volta questo criterio nella sua valutazione. “Cos’è che ha fatto la differenza? Abbiamo fatto tutto il possibile per anni per ottenere la possibilità di organizzare questo Europeo. Abbiamo visto l’entusiasmo del pubblico al Mondiale 2006 e faremo di tutto per rivederlo”, ha commentato il commissario tecnico Joachim Loew.

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