Brasile, le donne scendono in piazza contro Bolsonaro: “Lui no”

L'iniziativa ha eco anche all'estero, con eventi organizzati a Berlino, Buenos Aires, Parigi, Londra, New York

Evaristo / AFP in foto Jair Bolsonaro

MILANO (LaPresse) “Ele Nao”, “Ele Nunca”, cioé ‘Lui no’, ‘Lui mai’. Con questi slogan le donne brasiliane scendono nelle strade di oltre 30 città. Per opporsi al candidato d’estrema destra alle presidenziali di ottobre, Jair Messias Bolsonaro. Le manifestazioni vanno in scena a San Paolo, Brasilia, Rio de Janeiro e Belo Horizonte e in tante città minori, organizzate dal collettivo Juntas (Insieme). L’iniziativa ha eco anche all’estero in almeno 18 Paesi, con eventi organizzati tra l’altro a Berlino, Buenos Aires, Parigi, Londra, New York. Intanto, oltre ai cortei delle donne vanno in scena anche altre manifestazioni contro Bolsonaro, organizzate da varie organizzazioni.

Le donne brasiliane scendono in piazza: no a Bolsonaro

Il candidato risulta in testa alle preferenze di voto nello scenario post-bocciatura della candidatura dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva in vista del voto del 7 ottobre, e fa paura a molti. Nostalgico della dittatura, l’ex militare promuove il possesso delle armi nel Paese già estremamente violento, oltre alla riduzione dell’età minima della responsabilità penale.

E’ celebre la sua frase: “L’errore della dittatura su forturare e non uccidere”. Bolsonaro vuole la privatizzazione di molte imprese statali e chiede una riforma fiscale. È apertamente omofobo (ha detto che preferirebbe un figlio morto a un figlio gay), misogino (sostiene la disparità salariale di genere e ha fatto controverse affermazioni sullo stupro), è a favore della pena di morte e della tortura per crimini di droga.

Agguato a Rio ad una delle organizzatrici

Molti temono che durante le manifestazioni nelle piazze si verifichino aggressioni, dopo che una delle organizzatrici di un gruppo contro Bolsonaro su Facebook ha denunciato di essere stata attaccata in un agguato a Rio, da uomini qualificatisi come sostenitori del candidato. Anche altre responsabili della pagina sono state aggredite e minacciate. Il gruppo online, che ha raccolto oltre 3 milioni di adesioni, è stato più volte hackerato e oscurato. Mentre le donne scendono nelle strade con lo slogan ‘Ele Nao’ che campeggia su corpi, magliette e striscioni, Bolsonaro è ancora in ospedale, dopo che è stato accoltellato durante un comizio, in cui è rimasto gravemente ferito.

I sondaggi contemplano l’ipotesi del ballottaggio

Il più recente sondaggio Ibope di martedì 25 settembre lo dà in testa alle intenzioni di voto, con il 27% delle preferenze. Ma se si divide l’analisi per genere, il candidato d’estrema destra ha il sostegno del 36% tra gli uomini e del 18% tra le donne. Per nessuna altra candidatura c’è una disparità simile: il candidato del PT, Fernando Haddad, è ad esempio al 21%, di cui tra gli uomini al 20% e tra le donne al 21%. I due sono in testa nei sondaggi e si potrebbero così affrontare nel ballottaggio, nel Paese dove il 53% dell’elettorato è composto da donne.

Da Madonna a Cher, anche le cantanti si schierano con le donne brasiliane

Il movimento #EleNao ha spopolato sui social e ha ottenuto appoggio da tanti volti noti del mondo dello spettacolo, in Brasile e non, tra cui le cantanti Maria Gadu, Daniela Mercury, Madonna e Cher. Su Twitter tra il 12 e il 24 settembre il movimento anti-Bolsonaro ha raccolto circa 1,4 milioni di citazioni con l’hashtag. Il movimento nato in risposta #EleSim ne ha contati invece 284mila, ha rilevato la Fondazione Getulio Vargas. Alcuni analisti sottolineano il parallelo tra questo movimento e quello che nacque contro il candidato repubblicano alle presidenziali americane del 2016, Donald Trump, complici accuse di molestie sessuali mossegli da oltre 10 donne e le sue affermazioni misogine ed estremamente volgari diffuse in un audio. Nonostante quelle proteste, Trump siede alla Casa Bianca.

di Agnese Gazzera

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