Ottawa (LaPresse/AFP) – Mezz’ora prima della scadenza dell’ultimatum fissato da Washington, Stati Uniti e Canada hanno annunciato il raggiungimento di un “accordo di principio, insieme al Messico” per la riforma del trattato di libero scambio che dal 1994 lega circa 500 milioni di nordamericani. “Il Canada e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo di principio, insieme con il Messico. Su un nuovo accordo commerciale moderno e adattato alle realtà del ventunesimo secolo”, hanno affermato la ministra canadese per gli Affari esteri, Chrystia Freeland, e il rappresentante americano per il commercio, Robert Lighthizer. Segnalando che l’intesa, il cui nuovo nome è Accordo Stati Uniti-Messico-Canada, “rafforzerà la classe media. E creerà posti di lavoro ben remunerati e nuove opportunità per quasi 500 milioni di persone che vivono in Nord America”.
Accordo trovato con i negoziatori canadesi, etichettati da Trudeau come tosti
“Gli americani stanno scoprendo che i negoziati sono difficili. Perché i canadesi sono negoziatori tosti, come è giusto che siano”. Lo ha detto il primo ministro canadese, Justin Trudeau. Rispondendo alle parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che si è detto insoddisfatto dell’esito dei colloqui con i rappresentanti canadesi sul Nafta. “Un buon compromesso è ancora possibile”, ha aggiunto Trudeau, “ma non firmeremo un accordo negativo per il Canada”.