Imperia, Brignone (Possibile): “19enne ucciso, basta vittime innocenti di caccia”

La segretaria del partito Possibile furiosa e delusa per l'ennesima vittima

Roma (LaPresse) – “La stagione della caccia continua con un’altra tragedia: un 19enne ucciso mentre passeggiava nel bosco, tranquillamente. Il colpo, che ha stroncato la giovane vita di Nathan Labolani, è partito dal fucile di un cacciatore, durante una battuta di caccia al cinghiale. È ora di intervenire per regolamentare con maggior rigore questa attività che provoca vittime solo per rispondere alla passione di poche persone. Perché i cacciatori sono sempre di meno, mentre gli incidenti sono sempre in costante aumento: l’associazione vittime ricorda che in dieci anni ci sono stati 217 morti e oltre 900 feriti”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, parlando dopo l’incidente in cui è morto un ragazzo di 19 anni nei boschi dell’entroterra tra Sanremo e Bordighera.

La segretaria del partito Possibile furiosa e delusa per l’ennesima vittima, nella stagione venatoria che è iniziata

“Servono regole stringenti anche sulle armi – aggiunge Brignone – comprese quelle da caccia. Ci sono persone che prendono la licenza della caccia, ma non per cacciare, semplicemente per avere la possibilità di detenere armi in casa. Perché, ricordiamolo, non è prevista alcuna limitazione delle armi da caccia in casa. Si può avere un vero e proprio arsenale con la sola scusa di essere cacciatori”.

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