ROMA – Torna domani in campo l’Europa League. La seconda coppa europea accoglie tra le sue partecipanti due squadre italiane, la Lazio e il Milan. Entrambe dopo un avvio soft si ritrovano davanti alla prima vera gara del girone.
Biancocelesti in Germania
I laziali, che nella prima giornata hanno avuto la meglio sui ciprioti dell’Apollon Limassol, saranno ospiti dell’Eintracht di Francoforte alle 21. Entrambe sono favorite per il passaggio del turno, ma devono guardarsi dall’Olympique Marsiglia. Il tecnico dei tedeschi, giocando forse anche con la pretattica, lancia i biancocelesti come favoriti: “L’attesa e’ grande e anche i tifosi non sono più nella pelle per questo match, lo stadio e’ praticamente esaurito. Abbiamo iniziato bene questa competizione, ma ora affrontiamo la favorita del girone. La Lazio e’ una squadra fortissima, domani dovremo giocare una grande partita. Bisogna capire chi scenderà in campo, non scordiamoci che domenica avranno una partita importante contro la Fiorentina. Potrebbero fare turnover contro di noi”.
Milan all’esame di greco: Higuain in dubbio
Il Milan domani a partire dalla 18.55 ospiterà al San Siro i greci dell’Olympiakos. I rossoneri dopo l’impegno contro i lussemburghesi dell’F91 Dudelange dovranno dimostrare di essere una grande squadra. Soprattutto, di non essere dipendenti dalle prestazioni di Higuain. Il tecnico rossonero Gattuso prova però negarlo: “Higuain è un grande uomo ed un valore aggiunto a questa formazione, ma non penso che senza di lui andremmo in difficoltà. Chiaramente sarebbe meglio averlo in tutte le partite. Domani potrebbe anche giocare”. Altri dubbi di formazione per il tecnico riguardano Zapata e Cutrone. Entrambi non sembrano essere al 100% della condizione, ma potrebbero lo stesso finire in campo a gara in corsa.
Le altre: nell’Arsenal Mkhitaryan assente per ordine pubblico
Caso curioso quello del gruppo E. Domani l’Arsenal dovrà fare a meno del suo centrocampista Henrikh Mkhitaryan contro il Qarabag. Il calciatore non è squalificato o infortunato, ma è armeno. Un problema questo che non gli permette di ricevere il visto per partecipare alla trasferta in Azerbaigian a causa della tensione tra i due paesi. Il centrocampista resterà quindi a casa, così come capitato nella precedente occasione nel 2015 quando l’armeno non ha potuto vestire la maglia del Borussia Dortmund contro il Qebele. Caso che i Gunners si augurano di risolvere in fretta. I londinesi sono tra i favoriti per la vittoria del torneo, ma la finale si disputerà ancora in Azerbaigian, a Baku. Un precedente che potrebbe causare non pochi imbarazzi alla Uefa.