Vaticano, Papa: nella preghiera siate ‘invadenti’ come i bambini

"Si prega con coraggio, perché quando preghiamo abbiamo un bisogno, normalmente. Dio è un amico: è un amico ricco che ha del pane, ha quello del quale noi abbiamo bisogno.

Foto Vatican Media/LaPresse
Città del Vaticano, 11 ott. (LaPresse) – “Si prega con coraggio, perché quando preghiamo abbiamo un bisogno, normalmente. Dio è un amico: è un amico ricco che ha del pane, ha quello del quale noi abbiamo bisogno. Come se Gesù dicesse: ‘Nella preghiera siate invadenti. Non stancatevi’. Ma non stancatevi di che? Di chiedere. ‘Chiedete e vi sarà dato'”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa del mattino a Casa Santa Marta, riportata da Vatican News. Ma, continua il Papa, “la preghiera non è come una bacchetta magica”: “La preghiera è un lavoro che ci chiede volontà, ci chiede costanza, ci chiede di essere determinati, senza vergogna. Perché? Perché io sto bussando alla porta del mio amico. Una preghiera costante, invadente. Pensiamo a Santa Monica per esempio, quanti anni ha pregato così, anche con le lacrime, per la conversione del suo figlio. Il Signore alla fine ha aperto la porta”.

Dunque

Il Papa ha invitato a pensare anche ai bambini capricciosi quando vogliono qualcosa, e gridano e piangono. E alla fine i genitori cedono. Qualcuno però può domandarsi: ‘ma Dio non si arrabbierà se faccio così?’ E’ Gesù stesso, afferma il Papa, che prevedendo questo ci ha detto: “Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono”. “Pensiamo un po’: come prego? Come un pappagallo? Prego proprio con il bisogno nel cuore? Lotto con Dio nella preghiera perché mi dia quello di cui ho bisogno se è giusto? Impariamo da questo passo del Vangelo come pregare”.

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