FMI e Ue: l’Italia rispetti le regole Moscovici, convincerò Tria

in foto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde

Milano – L’Fmi e la Commissione europea chiedono all’unisono al governo italiano di rispettare le regole fiscali dell’Ue.

L’Italia, in quanto membro dell’Unione, deve “rispettare le regole del gruppo” in termini di disciplina fiscale, dice il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in occasione dell’incontro annuale del Fondo a Bali.

Quando fai parte di un club e decidi di rimanerci, allora devi rispettarne le regole

Sempre dal meeting indonesiano le fa eco il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. “Vogliamo evitare uno scontro con Roma – spiega il commissario di origine francese -, ma allo stesso tempo dobbiamo assolutamente garantire che il debito italiano diminuisca“.

Moscovici: “la manovra non è buona per il popolo italiano”

Se non cambieranno gli obiettivi fiscali “allora agiremo di conseguenza”, prosegue l’alto funzionario di Bruxelles, lasciando presagire una bocciatura della legge di bilancio.

La manovra a Bruxelles, entro lunedì, per essere valutata

Non posso ancora trarre conclusioni, chiarisce Moscovici, che però ha parlato già di deviazione “significativa” riferendosi al deficit al 2,4% previsto per l’anno prossimo.

La crisi tra Roma e Bruxelles riguarda il deficit strutturale

Secondo le cifre illustrate dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, quello italiano dovrebbe aumentare di 0,8 punti percentuali nel 2019, contro l’impegno preso dal precedente governo di una riduzione di 0,6 punti.

Cercherò fino alla fine di convincere il governo, e in particolare il ministro dell’Economia, che è nell’interesse dell’Italia avvicinarsi alle regole comuni” europee, afferma ancora Moscovici.

Il timore di un contagio evoca i tempi della crisi del debito

Il commissario ricorda che “il debito pubblico italiano rappresenta il 130% del prodotto interno lordo e ammonta a 2.300 miliardi di euro. Vi sono forti preoccupazioni sul fatto che le intenzioni del nuovo governo di Roma di aumentare le spese, e di conseguenza il mucchio di debiti, possano far scoppiare un’altra crisi del debito nella zona euro“.

Non rassicura l’Italia il fatto che dai verbali della Bce della riunione dello scorso settembre,  emerga una discussione tra i governatori sugli Stati con alto debito.

 

 

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