Milano – Lega sempre più coesa intorno al suo Capitano, Forza Italia sempre più divisa, tra latitanza del ‘grande capo’, rendite di posizione e rese dei conti interne.
Il centrodestra a trazione Carroccio è ormai una realtà, e quanto prima si diceva a mezza voce per non urtare l’alleato di coalizione adesso viene esplicitato senza mezzi termini.
“Attorno a Salvini bisogna disegnare la proposta per il futuro“
“Quello che è riuscito a fare Salvini è stato sdoganare la destra, ha di fatto dato una leadership a questo mondo, parla diretto alla gente e la gente lo segue e vorrebbe votarlo anche di più.
E ancora più chiaro: “Quando c’era Berlusconi era lui che era capace di parlare al mondo tra virgolette di destra, intercettare i consensi; è quello che è successo oggi con Salvini, dobbiamo prendere atto che sul campo ora c’è solo lui“. Nessun tono irruente o propagandistico per infiammare le folle, ma quello tanto pacato quanto assertivo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
“Nemmeno noi avevamo idea di diventare così grandi, Matteo è bravo e io mi inchino alla sua bravura“.
Tavola rotonda organizzata da Fratelli d’Italia a Milano sul destino del centrodestra
“Non si può pensare di rappresentare l’alleanza di centrodestra tale e quale nel futuro prossimo – il ragionamento del numero due della Lega -, stiamo vivendo una frattura storica, le nuove categorie di destra e sinistra non saranno più quelle classiche del passato”.
Tutti d’accordo, il vecchio assetto di centrodestra va riformato
Se per Fratelli d’Italia il sovransmo è un invito a nozze, tra gli azzurri la posizione, anche per la collocazione nel Ppe, scatena i distinguo.
“Forza Italia ha bisogno di ridefinire un’identità chiara che però non può essere quella di Salvini, non può essere il fuori dall’Europa o il fuori dall’euro, non può essere il sovranismo e nemmeno il populismo. In mezzo c’è un grande spazio che dobbiamo occupare“, rimarca la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini.
Toti nega di voler “chiudere” Fi o passare alla Lega
Il destinatario del messaggio è chi da tempo caldeggia il partito unico col Carroccio e formule simili, vedi il governatore ligure, che è “ovunque tranne dov’è Forza Italia”.
Toti non risparmia la stoccata contro i dirigenti
“Forse non si sono accorti che nel 2008 il partito aveva il 38% dei voti, oggi i sondaggi lo danno all’8“. Il problema non è Berlusconi, assicura Toti, ma chi si è “adagiato” dietro a lui, allora bisogna mettere “in discussione tutti, dai massimi vertici all’ultimo militante“.
Parole considerate un “atto di sabotaggio” dalla deputata azzurra Polverini
Mentre Forza Italia si spacca, il Carroccio gongola; “viva l’alleanza di centrodestra e lunga vita”, sorride e sospira Salvini dal palco di Borgo Valsugana, in Trentino, a chi dalla platea gli fa il nome di Berlusconi.