Scamarcio confessa: “Non sono guarito dalla rottura con la Golino”

"Le persone smettono di vedersi, ma la storia continua anche senza di loro", ha dichiarato l'attore a 'Vanity Fair'

Foto LaPresse/ Damiano Guberti

MILANO (LaPresse) Riccardo Scamarcio, 39 anni, è l’attore dell’anno: dopo Loro di Paolo Sorrentino, lo ritroviamo in Euforia, film in cui è stato diretto dalla sua ex compagna Valeria Golino, alla seconda prova da regista. Nel film è Matteo, un businessman omosessuale, tossico e promiscuo, che si fa carico della malattia di suo fratello Ettore, interpretato da Valerio Mastandrea.

La nuova avventura cinematografica di Scamarcio

Scamarcio, racconta, non immaginava avrebbe avuto questa parte: “Quando Valeria ha scritto il film, era un momento complicato. Poi però mi ha dato il copione da vedere, per un parere, e da attore, animale, ho sentito un odore di personaggio pazzesco”. Intanto “lei faceva dei provini, ma questo protagonista non lo trovava. E a un certo punto mi ha chiesto: ma insomma, tu lo faresti?”. Racconta che c’è stato un vero e proprio provino e che “l’idea mi faceva paura”, ma alla fine “ci siamo divertiti un sacco”.

La relazione con Valeria Golino

Sulla fine della loro relazione decennale ammette che “è una sconfitta. È una cosa estremamente dolorosa dalla quale non sono ancora guarito”. Aggiunge che “le persone smettono di vedersi, ma la storia continua anche senza di loro”. Riconosce che questa armonia è fragile: “potremmo mandarci affanculo anche domani. Abbiamo fatto il film insieme, ok. Ma chissà cosa succederà. Lei è più intelligente di me, anche più sensibile. Io sono una testa di cazzo”.

Un commento sui vertici Rai

Sul fronte politico, l’attore si dice contento del cambiamento avvenuto nel Paese. Con un unico neo: «Si parla ancora troppo poco di cultura». Lo entusiasma l’arrivo del nuovo direttore generale della Rai, Marcello Foa: «Sono contento, perché è uno dei pochi giornalisti italiani ad avere aperto una riflessione sulle dinamiche dell’informazione che spesso procedono per semplificazioni volgari».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome