Roma, 18 ott. (LaPresse) – È stato un interrogatorio fiume quello del luogotenente Massimiliano Colombo, che si è svolto oggi a piazzale Clodio, nell’ufficio del pm Giovanni Musarò. Il comandante della stazione Tor Sapienza è indagato per falso ideologico nel filone di inchiesta sul caso Cucchi. Ciò legato alle dichiarazioni di Francesco Di Sano e alle false ricostruzioni riportate sulla vicenda in alcune relazioni ufficiali dell’Arma. Colombo, indagato con Di Sano e almeno altri due militari, è arrivato in procura accompagnato dal suo legale, Antonio Buttazzo. Questo è stato interrogato per oltre sette ore alla presenza del pm e del capo della scala mobile Luigi Silipo. L’indagine è scattata dopo le dichiarazioni di Di Sano in aula, nel corso del processo ai cinque carabinieri tre dei quali sono imputati per omicidio preterintenzionale. Nel corso dell’interrogatorio, i cui atti sono stati secretati, gli inquirenti hanno cercato di dipanare la matassa delle presunte bugie dette sulla vicenda. Ciò da alcuni esponenti dell’Arma e la catena di comando che ha portato a quelle falsità.
dunque
Francesco Di Sano sentito come teste d’accusa nel procedimento sulla morte di Cucchi ha ammesso in aula di esser stato invitato a ritoccare il verbale redatto il 22 ottobre del 2009, poco dopo il decesso. Di Sano scrisse, dopo un ‘invito’ arrivato dai suoi superiori a modificare il documento, una seconda versione del rapporto dalla quale eliminò alcuni dettagli sullo stato si Cucchi. Infatti dal verbale sparì che, all’indomani dell’arresto, il giovane “faticava a camminare per dolori”, tanto forti da dover “essere aiutato a salire le scale”. L’indagine va avanti e nei prossimi giorni sarà sentito come persona informata sui fatti anche Gianluca Colicchio. L’altro militare che in aula ha evidenziato alcune anomalie contenute in una relazione di servizio sull’arresto di Cucchi.