Manovra finanziaria: Milano apre in calo. Schizza lo spread a 340 punti base

Apertura in contenuto calo per Piazza Affari dopo la lettera dell'Ue sulla manovra finanziaria. L'indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso

MILANO – Apertura in contenuto calo per Piazza Affari dopo la lettera dell’Ue sulla manovra finanziaria. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso dello 0,38% a 19.015 punti. Spread Btp/Bund vola a 340 punti base aggiornando i massimi dal marzo 2013. Il rendimento del Btp decennale segna 3,78%, un livello che non si vedeva dagli inizi del 2014.

Euro

Avvio in rialzo per l’euro. La moneta unica scambia a 1,1469 dollari con una crescita dello 0,13%. In Asia dove la Banca centrale della Cina è intervenuta per calmare i mercati dopo i dati sul Pil peggiore delle attese, lo yuan è a 6,93, ai minimi dal gennaio 2017, mentre lo yen giapponese cede lo 0,2% a 112,48.

Borse europee

Aprono le contrattazioni del venerdì deboli con gli investitori alla finestra in attesa di vedere gli sviluppi delle tensioni geopolitiche e le decisioni della Fed. Sui listini del Vecchio continente pesano anche le vicende interne italiane dopo la lettera della commissione europea che boccia la manovra. Sul fronte valutario l’euro è in calo sul dollaro a 1,1450 a Londra.  In calo anche Madrid (-0,7%), Parigi (-0,3%) e Parigi (0,2%). In controtendenza Londra (-0,2%), alle prese con il tema dell’accordo con l’Europa sulla Brexit. Per l’Europa andamento negativo per il comparto finanziario (-0,8%) dove, oltre alla situazione pesante delle banche italiane, sono in forte calo Caixa bank (-3,4%), Banco Bilbao (-2%), Credit Agricole (-2,8%), Bnp Paribas (-1,7%). In calo le Tlc (-0,5%) con Telia (-5%), Iliad (-0,8%) e Orange (-0,2%).

Borse asiatiche

In ordine sparso dopo l’ultima correzione a Wall Street, con gli investitori che guardano alle persistenti tensioni sul commercio tra Cina e Usa, le prospettive di un aumento dei tassi da parte della Fed. In rialzo i listini cinesi dopo i dati del Pil del terzo trimestre e l’intervento congiunto delle tre autorità di vigilanza e regolamentazione cinese che ha rassicurato i mercati. Archivia la seduta in calo Tokyo (-0,56%). Sul mercato valutario lo yen si rafforza sul dollaro a un livello di 112,30, e sull’euro a 128,70. A contrattazioni ancora in corso, volano i listini della Cina con Hong Kong (+1%), Shanghai e Shenzhen (+2,3%). In calo Mumbai (-1%) mentre è positiva Seul (+0,3%). Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati sulla bilancia partite correnti dell’Eurozona e le vendite delle abitazioni negli Stati Uniti.

Oro nero

Il prezzo del petrolio resta debole e manca il rimbalzo, all’avvio dei mercati, dopo lo scivolone di ieri, giovedì. Il greggio ignora le tensioni in Medio Oriente fra Turchia e Arabia Saudita e le prossime sanzioni per l’Iran e sconta i dati sulle scorte Usa, superiori al previsto diffusi in settimana. Il Wti del Texas scambia così a 68,78 dollari al barile con un lieve rialzo di 10 centesimi mentre il Brent segna 79,45 dollari, +12 centesimi.

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