Roma, 22 ott. (LaPresse) – Eni punta tutto su ricerca e sviluppo per la transizione energetica. È chiaro dagli Eni Award 2018, i ‘Nobel dell’energia’, che come ogni anno sono stati assegnati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. I premi nascono per sviluppare idee per un uso migliore delle fonti energetiche e promuovere la ricerca scientifica, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. “Il problema della transizione energetica è urgente”, ha spiegato l’ad della società, Claudio Descalzi. Per coniugare la riduzione del contenuto di emissioni e far fronte a una popolazione in aumento, (perché ci sarà una richiesta di energia in aumento del 30%)e al conseguente aumento di rifiuti, l’unica strada per Descalzi è investire in nuove tecnologie e ricerca.
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“Ricerca e progresso sono due valori nei quali Eni crede da sempre”, ha assicurato la presidente, Emma Marcegaglia, che ha osservato come, se la crescita mondiale è ancora robusta, ci sono però elementi di “incertezza” che preoccupano: “le politiche protezioniste degli Stati Uniti stanno rallentando il commercio mondiale; la crescita corale dei Paesi emergenti, che ha caratterizzato gli anni precedenti, si interrompe; alcune politiche monetarie espansive vanno verso l’esaurimento; ci sono diverse tensioni geopolitiche nel mondo e la disuguaglianza sociale comporta squilibri che si ripercuotono sull’economia”. Di tutto questo, l’Italia subisce le conseguenze: “la crescita del Pil si riduce, così come l’export e la produzione industriale. Fondamentale è rimettere al centro la competitività”.