Milano (AWE/LaPresse) – Ben venga l’interesse degli investitori stranieri per i ‘gioielli’ nazionali, se non si perdono le radici e soprattutto i posti di lavoro. Politica e sindacati hanno seguito con attenzione l’annuncio dell’operazione che ha portato alla cessione di Magneti Marelli da parte di Fca alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo statunitense Kkr, per 6,2 miliardi di euro. “A me interessa che non si chiuda in Italia per aprire altrove. Se si internazionalizza mantenendo cuore in Italia per me non è un problema”, ha commentato il vicepremier e ministro dell’interno, Matteo Salvini. Per il segretario della Lega contano le garanzie sull’occupazione e che non ci sia un saldo negativo per i posti di lavoro in Italia. Più cauto, Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, che fa sapere di stare monitorando la vicenda.
Massima attenzione anche da parte dei sindacati. Nella giornata in cui gli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl e Uil si sono riuniti a Roma per presentare la loro piattaforma sulla manovra economica. Il faro delle organizzazioni sindacali è soprattutto sulle garanzie di occupazione. “Ben venga che l’azienda garantisca gli attuali livelli occupazionali”, ha affermato la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Che ribadisce tuttavia “la necessità di aprire un confronto con il governo sul settore auto”. Prché “abbiamo delle domande sulle prespettive del gruppo, la cessione in qualche modo cambia la natura e l’organizzazione del settore e di Fca”.
Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio fa sapere che sta monitorando la vicenda
Per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, “il fatto che gli investitori stranieri guardino alle imprese italiane con attenzione significa che abbiamo un Paese di qualità. Con capacità di stare sui mercati internazionali, con lavoratori e lavoratrici di grande qualità”. “La cessione di gioielli di famiglia senza contrattazione seria è rischiosa”, ha avvertito il leader della Uil, Carmelo Barbagallo.
La Fiom, in una nota della segretaria generale Francesca Re David, ha ricordato che la divisione della componentistica di Fca è “una pietra angolare di un un sistema complesso fatto di aziende, competenze e innovazione che avrebbero avuto bisogno di una politica attiva per la messa in rete”. Per il sindacato dei metalmeccanici l’annuncio congiunto di Fca e Calsonic Kansei “garantisce positivamente la situazione occupazionale degli stabilimenti italiani” e rappresenta “una opportunità di mercato” ma è fondamentale “avviare sin da subito un confronto sul futuro del gruppo”. Per il segretario generale Fim Cisl, Marco Bentivogli, la nascita di un nuovo soggetto “è una notizia importante perché consente di crescere e raddoppiare l’economia di scala di Magneti Marelli fino a 15,2 miliardi di dollari”. L’accordo “prevede la salvaguardia integrale della forza lavoro”, ricorda Bentivogli, “vigileremo affinché l’operazione sia una grande occasione di crescita”.