Borsa, Piazza Affari limita i danni in attesa di S&P: si salvano Eni e Pirelli

Intanto il vice premier Luigi Di Maio ha attaccato il presidente della Bce, Mario Draghi, accusandolo dopo la conferenza stampa tenuta ieri a Francoforte, di avvelenare ulteriormente il clima

MILANO (AWE/Finanza.com) – Vendite a Piazza Affari nell’ultima seduta dell’ottava, che comunque si conclude in linea con quella degli altri listini europei. Con i riflettori puntati su S&P, che stasera si esprimerà sull’Italia, e il rischio di un nuovo downgrade dopo quello di 7 giorni fa apportato da Moody’s, a tenere banco sono state le nuove esternazioni del governo, con il vice premier Luigi Di Maio che ha attaccato il presidente della Bce, Mario Draghi, accusandolo dopo la conferenza stampa tenuta ieri a Francoforte, di avvelenare ulteriormente il clima.

Mercato instabile, Piazza Affari limita i danni

In chiusura il Ftse Mib ha quindi perso lo 0,7% a quota 18.683 punti complice la negatività generale del mercato, con anche lo S&P500 statunitense che con il calo di oltre un punto e mezzo odierno si è spinto in territorio correzione. L’umore del mercato è stato deteriorato dai riscontri sotto le attese arrivati da Google e soprattutto Amazon. Mentre a nulla è valsa la lettura oltre le attese del Pil Usa (+3,5% annualizzato). A farne le spese, appunto, un po’ tutti. Da Francoforte dove il Dax lascia sul campo lo 0,94% a Parigi dove il Cac40 arretra addirittura dell’1,29%.

Soffrono Mediobanca e Finecobank

Nonostante uno spread che ha chiuso su valori in linea con quelli della seduta precedente, male il settore bancario, che ieri aveva trainato il listino principale. Tra gli istituti di credito, a fare peggio di tutti è Finecobank, in calo Mediobanca, in calo del 3,07% a 8,77 euro. Ma soffre anche Mediobanca, all’indomani di una trimestrale al di sopra delle attese e alla viglia della propria assemblea dei soci in programma domani a Milano. Che lascia sul campo il 2,70% a 7,57 euro.

Si salvano Eni e Pirelli

Così come Ubi, in arretramento del 2,44% a 2,60 euro. Giornata in rosso anche per Leonardo, -2,69% a 9,7 euro, che pure ha annunciato la firma di un memorandum of understanding con la cinese Kangde Investment nell’ambito del programma Comac CR929. Tra i pochi titoli a salvarsi quello di Eni (+1,07% a 15,13 euro). Che ha accolto bene i riscontri trimestrali con utile adj ed ebit che sono andati oltre le attese. Il cane a sei zampe si posiziona dietro solo a Pirelli, in rialzo dell’1,76% a 6,24 euro.

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