MILANO (LaPresse) – “La morte di Desirée ci ricorda che la droga è un cancro da estirpare senza distinzioni tra leggera e pesante. E ci dice che troppo spesso le istituzioni, non sono in grado di rispondere alle richieste di aiuto di chi vede il suo quartiere, la sua strada, il suo stesso condominio, imbarbarirsi in una deriva senza regole“. Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da ‘Libero’.
L’appello della Gelmini al governo
“Sono i flutti avvelenati dell’accoglienza indiscriminata di una sinistra che straparla di integrazione. Ma invece di governare i flussi, ha fatto sì che si spargesse il veleno della paura e della xenofobia”, continua Gelmini.
Occuparsi di legalità e periferie è la priorità
Per Gelmini “tocca ora allo Stato e a chi ha la primaria responsabilità sulla sicurezza interna prendere di petto questo problema. E passare dai tweet e dalle rose (benissimo manifestare la vicinanza delle istituzioni anche in questo modo) al recupero di intere aree del Paese alla legalità”.
Conclude la capogruppo di Fi alla Camera: “Giusto difendere i nostri confini, ma non possiamo più tollerare l’abbandono delle periferie (cui, sia detto per inciso, questo governo, ha tolto risorse) e fenomeni, sempre più frequenti di zone e quartieri interi in cui le forze dell’ordine non mettono più piede”.