FIGC, primo Consiglio Federale per Gravina: da risolvere il caos Serie B

Per la prima volta non ci sarà un direttore generale, con Michele Uva che è stato sospeso. Intanto questa mattina il presidente della Lega Mauro Balata ha ribadito che "se ci troviamo in questo vortice schizofrenico di ricorso e controricorsi non è colpa della Lega"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Gabriele Gravina

MILANO (LaPresse) – Primo consiglio federale per Gabriele Gravina e subito una bella gatta da pelare. Risolvere una volta per tutte il caos legato al format della Serie B e iniziare a intavolare la discussione su una quanto mai necessaria riforma dei campionati. Appuntamento domani alle 11 a Roma. Con la situazione venutasi a creare nel torneo cadetto che sarà al centro dell’attenzione.

Primo consiglio federale per Gravina

Per la prima volta non ci sarà un direttore generale, con Michele Uva che è stato sospeso. Intanto questa mattina il presidente della Lega B Mauro Balata ha ribadito che “se ci troviamo in questo vortice schizofrenico di ricorso e controricorsi non è colpa della Lega. Noi ne abbiamo subiti oltre 60 da tutte le società coinvolte nella vicenda dei ripescaggi. Siamo a un quarto della stagione, a metà del girone di andata. E ancora si parla di stravolgimento”.

E sì perché nei giorni scorsi due sentenze opposte non hanno fatto che alimentare la confusione. Prima il TAR aveva accolto il ricorso di Ternana, Novara e Pro Vercelli aprendo di fatto al ritorno a 22 squadre.

La questione del format di Serie B

Due giorni dopo, però, il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Lega B lasciando invariato il format a 19 squadre e rimandando al 15 novembre la decisione nel merito. A questo punto nel Consiglio federale di domani, difficile che Gravina possa andare contro la sospensiva decisa dal Consiglio di Stato pur non avendo mai nascosto la sua contrarietà alla riduzione dell’organico del torneo cadetto.

La parola al presidente Balata

“Io non mi avventuro in previsioni, ho fatto un appello al presidente Gravina con il quale ho avuto tanti confronti. Dovrebbe esserci una giustizia endofederale forte rispetto a quella esterna e in grado di definire in tempi rapidi e con chiarezza queste situazioni”, ha detto ancora Balata. “Vorrei capire quale è il peccato originale commesso dalla Lega B, che è stata autorizzata dalla FIGC a presentare un proprio calendario e ha fatto partire un campionato che altrimenti oggi non avremmo ancora potuto iniziare”, ha ricordato ancora.

Un campionato nel caos

La situazione caotica che si è creata in Serie B è figlia di una riforma dei campionato invocata da tempo e che, complice anche il commissariamento della FIGC, non ha mai visto la luce. Gravina ha posto proprio questa riforma (con la B ridotta a 20 squadre) al primo punto del suo programma e sicuramente domani inizierà a intavolare la discussione per decidere il meccanismo di promozioni e retrocessioni necessario ad allineare le varie categorie.

“Da quando si parla di riforma sono fallite 154 società. Noi abbiamo deciso di appoggiare il presidente della Federcalcio Gravina dopo un confronto molto intenso. Lui deve avere la forza di fare le riforme perchè il nostro sistema così non può reggere”, ha sottolineato ancora Balata.

di Antonio Martelli

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