Milan all’ultimo respiro: Romagnoli firma il colpo a Udine al 97′

Foto Spada/LaPresse in foto Alessio Romagnoli

Udine – E’ un Milan all’ultimo respiro. I rossoneri espugnano la Dacia Arena al settimo minuto di recupero e conquistano tre punti pesantissimi al termine di un match intenso e ricco di occasioni da una parte e dall’altra: quando ormai il risultato sembrava inchiodato sullo 0-0 arriva la firma decisiva di capitan Romagnoli, già uomo della provvidenza nel recupero vincente contro il Genoa.

Gattuso doma l’emergenza infermeria, perde anche Higuain dopo 35 minuti ma conquista la terza vittoria consecutiva, salendo a 21 punti e mantenendo il passo Champions della Lazio, di nuovo agganciata al quarto posto. Il modo migliore per prepararsi agli impegni con Betis e Juventus. Beffa per i friulani, protagonisti di una prova gagliarda.

Rossoneri senza gli infortunati Calabria, Caldara, Biglia e Bonaventura

In difesa, al fianco di Romagnoli, Gattuso sceglie Zapata. A centrocampo riecco Bakayoko insieme a Kessié. Confermato il doppio centravanti, con la coppia HiguainCutrone.

Velazquez conferma il 3-5-1-1 visto con il Genoa, la sorpresa è l’innesto di Ter Avest in mezzo al posto di Fofana. Mandragora rileva Behrami, in avanti unica punta Lasagna supportato alle spalle da De Paul. Primo squillo rossonero con una girata di Higuain, sul traversone di Laxalt, con palla che si spegne a lato di un soffio. Poi è l’Udinese a rendersi minacciosa con un tentativo dalla distanza di Pussetto: Donnarumma è attento e respinge con i pugni in angolo.

Ritmi alti a possesso palla Milan

Lanciato da Kessie, Suso prova a vivacizzare la manovra spaventando Musso con un mancino a giro sul secondo palo. Ma i friulani sono attentissimi a tappare i varchi e quando possono pungono in ripartenza: ci prova dai 30 metri Mandragora di sinistro, senza fortuna.

Ben più ghiotta, poco dopo, la chance per Lasagna, che sul traversone di Samir conclude al volo in libertà sfiorando di un nulla il palo. Ancora l’ex attaccante del Carpi soffia palla a Zapata e cerca il taglio in area di Ter Avest che, disturbato, da Laxalt scarica sul fondo. C’è quindi lavoro per Musso, reattivo nello sventare in angolo il piazzato del solito Suso.

Tegola per Gattuso e nuovo ingresso nell’infermeria rossonera

Higuain alza bandiera bianca per problemi alla schiena, lo rileva Castillejo che si piazza alle spalle di Cutrone. Proprio il numero 63 rossonero, servito sul filo del fuorigioco da Laxalt, penetra in area e scarica il sinistro sventato dal volo di Musso.

Ritmi alti e spettacolo piacevolissimo anche nella ripresa

Udinese in avanti con il tentativo da fuori di De Paul, è solletico per Donnarumma. Poi è ancora Musso ad essere chiamato in causa, con un grandissimo intervento sul diagonale sinistro dal limite di Castillejo. Milan ad un passo dalla rete con Suso che, servito al centro dal vivacissimo Castillejo, in piena solitudine spedisce sopra la traversa.

L’ex Genoa vuole farsi perdonare ma il suo successivo rasoterra dalla lunga distanza non impensierisce Musso. Gattuso gioca la carta Borini e richiama Laxalt, per avere maggiore spinta nel momento in cui i padroni di casa stanno abbassando i ritmi. Altro volo in angolo di Musso sulla conclusione dal limite di Castillejo. Ci prova ancora lo spagnolo, servito da Cutrone, ma stavolta il portiere dei friulani non deve superarsi.

Velazquez inietta forze fresche inserendo nell’arco di due minuti Nuytinck e Pussetto e riesce a spezzare il forcing rossonero.

Lasagna protagonista nel finale

Prima, dopo un festival di rimpalli in area, impegna con un mancino violento, Donnarumma, poi con un colpo di testa su cross di Stryger-Larsen.

Finale infuocato

L’Udinese resta in dieci per l’espulsione di Nuytinck, reo di intervento da dietro su Castillejo per frenarne la fuga. E il Milan passa al settimo di recupero: sciagurato errore di Opoku a centrocampo che si fa rubare palla da Romagnoli, Suso recupera e innesca il contropiede che culmina nel sinistro vincente del centrale. Attimi di suspence in attesa dell’esito del Var che deve chiarire sul possibile fuorigioco di Cutrone, poi può esplodere la gioia milanista.

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