Foggia (LaPresse) – La Polizia di Stato di Foggia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A carico di due esponenti della criminalità organizzata viestana e di un pregiudicato manfredoniano ritenuto vicino al sanguinoso clan dei Montanari.
L’operazione, denominata ‘Agosto di Fuoco’, è inserita nell’ambito di un’articolata attività di indagine. Condotta in collaborazione con il Servizio centrale operativo e la squadra mobile di Bari. I tre sono responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare la più vasta organizzazione criminale facente capo a Perna Girolamo. Nell’ambito della violenta guerra di mafia intercorsa con la fazione contrapposta facente capo a Raduano Marco. Per il controllo egemonico del territorio viestano e l’assunzione del monopolio in Vieste nella gestione e nel commercio degli stupefacenti.
I dettagli dell’operazione verranno forniti in sede di conferenza stampa, che si terrà nella mattinata odierna alle 11 presso la sala stampa della Questura di Foggia.
Una vasta piantagione di droga scoperta il 30 agosto nel foggiano
Oltre 7mila piante di cannabis indica e 1,8 chili di marijuana già essiccata sono stati trovati dai carabinieri della stazione di Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani) in contrada Giardino nel comune di Cerignola (Foggia).
I militari, dopo un appostamento, hanno bloccato tre pregiudicati, un 67enne, un 42enne e un 38enne. Discutevano su come portare e termine e commercializzare il raccolto. I tre, uno di Cerignola e due di Lettere (Napoli), sono stati arrestati quindi per produzione e detenzione ai fini di spaccio e portati in carcere a Foggia. Sono ancora in corso indagini per comprendere i loro ruoli. La droga, che sul mercato avrebbe fruttato varie decine di migliaia di euro, è stata sequestrata.