Brexit, sì all’intesa tecnica. La Coldiretti: “L’agricoltura non paghi il conto”

La Bbc scrive che i ministri erano stati aggiornati sullo stato dei negoziati oggi, quando era stato loro detto che restava da risolvere "un piccolo numero di questioni ancora aperte"

Foto LaPresse / Nicolò Campo

MILANO (LaPresse) “A pagare il conto della Brexit non deve essere l’agricoltura che è un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare. Dai cambiamenti climatici all’immigrazione alla sicurezza”. E’ quanto afferma la Coldiretti in un comunicato in riferimento alla bozza di intesa concordata al livello tecnico.

L’agricoltura non paghi il conto della Brexit

“Nel prossimo bilancio dell’Ue indebolire l’agricoltura, che è l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significherebbe minare – sottolinea la Coldiretti – le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro. Il 90% dei cittadini europei secondo Eurobarometro sostengono infatti la politica agricola a livello comunitario. Per il ruolo determinante che essa svolge per l’ambiente, il territorio e salute, secondo la Consultazione pubblica”.

Domani il meeting alla Camera di Commercio

Brexit, bilancio dell’Unione e la nuova politica agricola europea saranno al centro domani mercoledì 14 Novembre dell’incontro alla Camera di Commercio di Roma, nel Tempio di Adriano in Piazza di Pietra nella Capitale, dalle 10.30 con la presenza del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

Brexit, raggiunto l’accordo tecnico

La prima ministra britannica, Theresa May, presiederà oggi un incontro speciale con i membri del suo governo per discutere una bozza finale d’accordo sulla Brexit. Lo riporta Bbc, citando una fonte governativa secondo cui sul testo è stato trovato un accordo a livello tecnico tra le parti, dopo intensi colloqui questa settimana. Secondo The Sun, a ogni ministro è stato chiesto di vedere May faccia a faccia per colloqui ieri.

I dettagli della bozza d’intesa e i punti all’ordine del giorno

La Bbc scrive che i ministri erano stati aggiornati sullo stato dei negoziati oggi, quando era stato loro detto che restava da risolvere “un piccolo numero di questioni ancora aperte”. Ai singoli ministri sarà probabilmente mostrato l’intero testo della bozza questa sera, in vista dell’incontro di mercoledì pomeriggio. Dovranno decidere se appoggiare l’intesa e, se non intenderanno farlo, se dimettersi. In uno sviluppo parallelo, gli ambasciatori degli altri 27 Paesi europei s’incontreranno ugualmente mercoledì.

 

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