ROMA – L’Austria contro la manovra: vuole l’apertura di una procedura d’infrazione Ue contro l’Italia per il deficit al 2,4% del Pil previsto nel bilancio 2019. Un brutto colpo soprattutto per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che considera l’Austria un paese amico nella battaglia per il sovranismo. “Abbiamo fissato regole chiare nella zona euro – dichiara il ministro delle Finanze, Hartwig Loeger – e queste devono essere rispettate. Una triplicazione del deficit rispetto al precedente progetto del governo semplicemente non può essere accettato”. Il ministro invita a Roma a “rendersi conto che il nuovo debito non può essere la soluzione” e avverte che “in caso contrario, mi aspetto che la Commissione mantenga la sua politica ferma e rigorosa e prenda le necessarie misure successive”. Secondo Loeger, “se il governo italiano non dovesse arrendersi, ciò causerebbe una battuta d’arresto per l’area dell’euro”. E il ministro conclude con chiarezza: “L’Europa ha imparato le sue lezioni dalla crisi greca. Quella situazione non deve essere ripetuta”.
Di Maio: nessuna novità
“Austria e Olanda chiedono procedura di infrazione? Sono tre mesi che la invocano, non è una novità…”. Così il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i cronisti nel Transatlantico della Camera, a margine del question time.
Mercati inquieti, lo spread in rialzo
Lo spread chiude in rialzo all’indomani della lettera di risposta del governo italiano alla Commissione europea sulla manovra. Il differenziale tra Btp e Bund tedesco a dieci anni parte in netto rialzo, a 314 punti dai 303 della chiusura di ieri, per raffreddarsi leggermente nel corso della giornata e terminare gli scambi a 308 punti. La scelta di Roma di lasciare invariate le stime di crescita e, soprattutto, sul deficit al 2,4%, non tranquillizzano i mercati e non solo. La richiesta di procedura di infrazione contro l’Italia potrebbe aumentare l’incertezza nei prossimi mesi. Klaas Knot, il governatore della Banca centrale olandese considerato un ‘falco’ nel consiglio direttivo della Bce, ritiene che il governo italiano sia di fronte a un bivio molto chiaro: o si allinea alle regole europee o lo spread è destinato a salire ancora nei prossimi mesi.