A 16 anni ruba una moto a Posillipo: minorenne bloccato dopo un inseguimento

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NAPOLI – Un 16enne del quartiere Bagnoli arrestato per furto aggravato di una moto in via Posillipo. Gli agenti intervenuti dopo una segnalazione hanno sorpreso due ragazzi spingere la moto appena rubata. E’ cominciato un inseguimento: i due giovani hanno tentato la fuga verso Mergellina. Uno è riuscito a scappare ed è ricercato dalle forze dell’ordine. Il 16enne è stato bloccato e accompagnato negli uffici
della polizia per le formalità di rito. Gli agenti hanno informato il magistrato di turno. Poco più tardi è stato accompagnato al centro per minori ai Colli Aminei. Ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà valutare la sua posizione. Nel frattempo gli investigatori lavorano, per individuare il complice che è riuscito a fuggire: scandagliano tra le amicizie e le frequentazioni del sedicenne. E la svolta nelle indagini potrebbe arrivare nelle prossime ore. Non è tutto. I poliziotti del commissariato esaminano i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza in via Posillipo per chiudere il cerchio il prima possibile. Le forze dell’ordine affrontano in queste ore una vera e propria emergenza: sempre più spesso indagano su reati commessi da minorenni.

Nella stessa giornata un 17enne è stato bloccato dalle pattuglie in largo Proprio d’Avellino con un grosso coltello da cucina sotto al sellino dello scooter. Durante i controlli in strada delle forze dell’ordine. Dopo i recenti episodi di violenza che hanno coinvolto adolescenti, come il pestaggio di un sedicenne per uno sguardo di troppo e un accoltellamento in spiaggia per vecchie ruggini, il procuratore Nicola Gratteri è intervenuto con parole dure. Questi eventi si inseriscono in una preoccupante escalation di violenza giovanile che da anni miete vittime. Gratteri ha attribuito questa deriva a una “crisi etica e morale” che sta colpendo tutte le città, definendo la un vero e proprio “fallimento della famiglia”. “Mi capita di vedere per strada, alle 10 di sera, gruppi di bambini di 10 anni e mi chiedo dove siano i genitori”, ha dichiarato Gratteri. I ragazzini diventano facili reclute della malavita e la loro formazione la fanno così, per strada, con un coltello tenuto in tasca da cacciare all’occorrenza. Il procuratore ha inoltre sottolineato la necessità di un’azione più incisiva, in vocando l’installazione di telecamere in ogni strada come misura per contra stare il fenomeno.

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