SANT’ARPINO – Tra raid di piombo, arresti e attività investigative in corso, la famiglia del capozona Salvatore Mundo, alias ‘o mister, è tornata prepotentemente al centro della cronaca casertana. Ieri l’ultimo episodio che le ha fatto guadagnare l’attenzione di media e cittadini. I carabinieri della stazione di Sant’Arpino e del nucleo investigativo di Aversa, supportati dal servizio cinofilo di Napoli, hanno fatto irruzione nell’abitazione di corso Umberto Primo (al confine tra Succivo e Sant’Arpino) dove vivono Raffaele Mundo e Mariagrazia Lucariello, figlio e moglie dell’esponente del clan dei Casale (la donna è anche la sorella del collaboratore di giustizia Orlando Lucariello). Ad innescare il blitz un’attività anti-droga che stanno portando avanti i militari dell’Arma.
L’agguato nel 2020
Prima della perquisizione di ieri, dopo anni di silenzio si era tornato a parlare dei Mundo già nel dicembre 2020, quando il portone della loro abitazione venne raggiunto da proiettili calibro nove esplosi da centauri, ad oggi ignoti. Nell’estate dell’anno successivo il giovane Raffaele venne portato in carcere: per la Procura di Napoli Nord a giugno 2021 sparò, ad Orta di Atella, ad un ragazzo con l’intento di eliminarlo, ma i proiettili che esplose lo ferirono soltanto. Per quella vicenda il ragazzo (libero da agosto 2021) dovrà affrontare un processo per tentato omicidio in concorso con altri due imputati.
Le intercettazioni
Di poche settimane fa, invece, la notizia che i militari dell’Arma, mentre indagavano su Giosuè Fioretto, cognato del capoclan Cicciotto ‘e mezzanotte, al secolo Francesco Bidognetti, finito in cella lo scorso novembre con l’accusa di aver contribuito alla riorganizzazione della cosca, hanno ascoltato conversazioni tra alcuni ras dei Casalesi che indirettamente indicavano Mariagrazia Lucariello come un attuale elemento di vertice dell’organizzazione. “La signora (la Lucariello, ndr) comanda tutte le cose”, disse Clemente Tesone, 55enne di Parete (anche lui arrestato nell’operazione che ha coinvolto Fioretto), ad un 51enne di Giugliano. Gli investigatori hanno documentato anche recenti summit, organizzati dal cognato del capoclan, a cui ha partecipato la moglie di Mundo.
Il blitz di ieri dimostra come il nucleo di ‘o mister, nonostante lui sia in carcere da diversi anni, sia ancora pesantemente attenzionato dai carabinieri.
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