A.Mittal, Am InvestCo Italy comunica il recesso del contratto Ilva

Am InvestCo Italy ha inviato ai commissari straordinari di Ilva una comunicazione di recesso dal contratto o risoluzione dello stesso per l'affitto e il successivo acquisto condizionato dei rami d'azienda di Ilva

(AP Photo/Philippe Wojazer/Pool)

MILANO – Am InvestCo Italy ha inviato ai commissari straordinari di Ilva una comunicazione di recesso dal contratto o risoluzione dello stesso per l’affitto e il successivo acquisto condizionato dei rami d’azienda di Ilva e di alcune sue controllate a cui è stata data esecuzione il 31 ottobre 2018.

Il comunicato

In conformità con il contenuto del contratto, si legge in una nota di ArcelorMittal, la società ha chiesto ai Commissari straordinari di assumersi la responsabilità per le operazioni e i dipendenti entro 30 giorni dalla loro ricezione della predetta comunicazione di recesso o risoluzione.

Il contratto, spiega infatti la nota, prevede che, nel caso in cui un nuovo provvedimento legislativo incida sul piano ambientale dello stabilimento di Taranto in misura tale da rendere impossibile la sua gestione o l’attuazione del piano industriale, la società abbia il diritto contrattuale di recedere dallo stesso contratto. Con effetto dal 3 novembre 2019, il Parlamento italiano ha eliminato la protezione legale necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale.

Il problema

In aggiunta, scrive ancora ArcelorMittal, i provvedimenti emessi dal Tribunale penale di Taranto obbligano i commissari straordinari di Ilva a completare talune prescrizioni entro il 13 dicembre 2019 pena lo spegnimento dell’altoforno numero 2. Tali prescrizioni dovrebbero ragionevolmente e prudenzialmente essere applicate anche ad altri due altiforni dello stabilimento di Taranto. “Lo spegnimento – sottolinea ArcelorMittal nel comunicato – renderebbe impossibile per la società attuare il suo piano industriale, gestire lo stabilimento di Taranto e, in generale, eseguire il contratto”.

LaPresse

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