ROMA (LaPresse) – Roma come Parigi, in assenza di mare, si attrezza con la spiaggia. Certo, per fare il bagno bisognerà ancora andare a Ostia o a Fregene. Ma nel frattempo sabato 4 agosto sul lungotevere, all’altezza di Ponte Marconi, è stato inaugurato Tìberis, l’arenile cittadino. Annunciata con grande enfasi dalla giunta pentastellata, la spiaggia della Capitale non è stata inaugurata dalla sindaca Virginia Raggi. La cerimonia, prevista per venerdì, è stata rinviata a data da destinarsi causa pioggia. Così, senza taglio del nastro, Tìberis ha aperto i battenti.
“Abbiamo creduto fortemente in questo progetto”
“Perché il rilancio e la valorizzazione del fiume Tevere è una delle priorità del nostro mandato“, si è limitata a dire Raggi in una nota. “È stato creato appositamente un Ufficio speciale che ha messo insieme i tanti soggetti istituzionali competenti, tra cui la Regione Lazio, l’Autorità di Bacino e la Capitaneria di Porto. Abbiamo firmato il Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume con enti e associazioni. E ora, come avviene a Parigi e in altre capitali europee, anche a Roma si potrà prendere il sole sulle rive del fiume“.
La spiaggia è ad ingresso libero. Ed è stata attrezzata con sdraio, docce dove potersi rinfrescare, distributori automatici di bevande e snack, spogliatoi, ombrelloni e campi sportivi da beach volley. Aprirà tutti i giorni, comprese le domeniche e i festivi, dalle ore 8 alle 20. Per abbellire l’area sono arrivate, direttamente dal Semenzaio di San Sisto, piante ornamentali come querce da sughero, bambù, agrifogli, ulivi, alloro e palme nane.
La gestione dell’area è a cura di Roma Capitale che si occuperà di garantire pulizia, manutenzione e sicurezza con la stretta collaborazione della Polizia Locale. “É vero, non c’è la piscina. E nemmeno la rete wi-fi. E neanche un baretto“, si difende su Facebook il presidente della Commissione comunale allo Sport Angelo Diario, che poi rilancia: “C’è solo un distributore automatico, solo gli ombrelloni e i lettini (gratuiti), solo i campi sportivi e le docce (gratuiti), solo i bagni e gli spogliatoi (gratuiti). In due mesi abbiamo trasformato un’area che era il regno di baracche, topi ed erbacce in un parco pubblico attrezzato con spiaggia e affaccio sul Tevere“.