Di Denise Faticante
ROMA (LaPresse) – Per ora c’è solo tanta confusione sotto il cielo. Rabbia, slogan e una grande battaglia politica. A un mese dall’inizio dell’anno scolastico, il caos regna sovrano sul tema dei vaccini. Fino a nuove indicazioni, dovrebbe valere la circolare del ministero della Salute che di fatto proroga di un anno l’autocertificazione. Ma il condizionale è d’obbligo, visto che l’Associazione nazionale presidi è scesa sul piede di guerra annunciando che non accetteranno la norma contenuta nel Milleproroghe.
E a rimpinguare le voci del dissenso, a favore dell’obbligo, si schierano anche i chirurghi che fanno appello alla ministra Giulia Grillo contro “gli apprendisti stregoni“. Prendono, quindi, una “posizione netta” e suggeriscono al ministro “di ascoltare gli appelli arrivati in questi giorni da tutta la comunità scientifica nazionale“. Per l’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani e la Società Italiana di Chirurgia, la ministra “ha tutti gli strumenti necessari per non lasciarsi influenzare” da chi “gioca sulla pelle dei cittadini“.
Intanto si sta facendo sempre più corposo e concreto il fronte Sì-Vax
Su Charge.org è nata una petizione per dire ‘sì’ ai vaccini obbligatori per poter frequentare la scuola. Si tratta di un’iniziativa di un gruppo di mamme, i cui figli sono immunodepressi in conseguenza di un trapianto di fegato. Spaventate dai rischi che potrebbero correre i piccoli che, in quanto malati non hanno la possibilità di vaccinarsi, le mamme si sono rivolte direttamente al premier Giuseppe Conte, al ministro della Salute Giulia Grillo e al Parlamento intero. Per ora si è arrivati a quasi 240mila firme.
Cerca invece di rassicurare, di fatto però non facendo chiarezza sulla normativa, il viceministro Luigi Di Maio che parla di “idee malsane“. “Da quando sono capo politico del Movimento non siamo mai stati contro, noi vogliamo che si facciano“, sottolinea il leader pentastellato che, sulla donna che si è vantata di aver falsificato l’autocertificazione tuona: “Si rischia fino a due anni di galera, non si gioca con la salute“.