Abbandono di animali a Nola, due Amstaff sequestrati. Indagine svela un complice: al vaglio la posizione di due uomini

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

NOLA – Un intricato caso di abbandono di animali, partito da una singola segnalazione e trasformatosi in un’indagine complessa, ha tenuto impegnati ieri i Carabinieri della compagnia di Nola. Quello che sembrava un episodio isolato si è rivelato essere un piano organizzato, che ha portato al sequestro di due cani di razza Amstaff e all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone, le cui posizioni sono ora attentamente vagliate dalla Procura.

Tutto ha avuto inizio nella mattinata di ieri, mercoledì 10 dicembre 2025, quando una telefonata al 112 ha allertato i militari riguardo alla presenza di un cane in evidente stato di abbandono in una via della città bruniana. La segnalazione, precisa e circostanziata, ha fatto scattare immediatamente l’intervento di una pattuglia. Giunti sul posto indicato in una manciata di minuti, i Carabinieri si sono però trovati di fronte a una scena inaspettata: del cane non vi era più alcuna traccia. Nemmeno il proprietario dell’animale, un uomo di 38 anni residente in zona e già noto per essere il detentore del cane segnalato, è stato trovato presso la sua abitazione.

Di fronte a quella che appariva come una sparizione inspiegabile, i militari non si sono dati per vinti. È scattata così una rapida ma meticolosa attività investigativa, condotta in sinergia dal Nucleo Radiomobile della Compagnia di Nola e dai Carabinieri del Nucleo Forestali di Marigliano, specializzati nei reati a danno dell’ambiente e degli animali. Il primo, fondamentale passo è stato l’acquisizione e l’analisi dei filmati registrati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. Incrociando le immagini con le informazioni raccolte sul territorio, gli investigatori hanno ricostruito un quadro ben diverso da quello inizialmente ipotizzato.

Le registrazioni hanno infatti immortalato un furgone avvicinarsi all’abitazione del 38enne. Dal veicolo è sceso un uomo, successivamente identificato in un 50enne della zona, che dopo un breve colloquio con il proprietario dei cani si è allontanato a bordo del suo mezzo. La scoperta cruciale è arrivata analizzando i fotogrammi successivi: l’uomo non era più solo. Nel vano di carico del furgone erano stati fatti salire non uno, ma ben due cani di razza Amstaff.

A quel punto, l’indagine si è concentrata sulla localizzazione del furgone. Grazie al numero di targa e al monitoraggio dei suoi spostamenti, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare il veicolo in poche ore. All’interno, come sospettato, si trovavano i due animali. Apparsi spaventati ma in discrete condizioni di salute, i due Amstaff sono stati immediatamente posti sotto sequestro e affidati alle cure del servizio veterinario dell’ASL, in attesa di essere trasferiti in una struttura protetta.

L’operazione ha aperto un complesso scenario investigativo. La posizione dei due uomini è ora al vaglio degli inquirenti. Il 38enne, proprietario originale, dovrà rispondere del reato di abbandono di animali. Il 50enne, invece, è indagato per concorso nello stesso reato. Gli investigatori stanno cercando di chiarire il suo ruolo nella vicenda e il movente del suo gesto: si è trattato di un favore per aiutare il conoscente a disfarsi dei cani, o vi era un accordo di altra natura? L’indagine prosegue per fare piena luce su tutti i contorni di una vicenda che, ancora una volta, accende i riflettori sulla piaga dell’abbandono e sulla crudeltà verso gli animali.

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