L’AQUILA – Pioggia di denunce per i titolari del ristorante che, dicembre scorso, ha ospitato circa 400 giovani liceali marsicani per una festa da cui è partito un focolaio covid che ha imposto la sospensione dell’attività didattica in presenza, con ordinanza sindacale, in un liceo di Avezzano, nell’aquilano marsicano con oltre 40 studenti positivi al Coronavirus. I ristoratori sono stati denunciati, alla procura della Repubblica di Avezzano, per non aver posto in essere nè fatto rispettare le prescrizioni disposte per l’emergenza sanitaria, per non aver rispettato il limite massimo di capienza, per non aver fatto rispettare il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale e per non aver fatto indossare le mascherine protettive ai ragazzi. Dalle indagini dei carabinieri risulta che la serata sarebbe stata organizzata da alcuni studenti che hanno raccolto le adesioni e concordato i dettagli della serata con i titolari del ristorante in cui si è svolta la festa, l’8 dicembre, con cena al tavolo che poi si è trasformata in serata danzante. Con un sopralluogo dei carabinieri nel ristorante, in cui i giovani hanno pranzato e festeggiato, è stato accertamento che la sala dove si è tenuta la festa non ha dimensioni adeguate al numero dei partecipanti, circa 400 quel giorno, e che non sono state osservate le misure anti contagio e le norme disposte per contenere il contagio da Sars-cov-2.
(LaPresse)