ROMA – Violenze, abusi e bambini. Sembra non avere fine né confini quest’orrido cocktail. L’ultima segnalazione arriva dagli Stati Uniti e parla di violenze che sono state denunciate alla polizia e che provengono dai centri di accoglienza per migranti. Si tratterebbe di 125 episodi segnalati in cinque anni. La denuncia proviene dall’organizzazione ProPublica, secondo cui ci sarebbero anche dei minori di cui si sono perse le tracce. Il dossier riguarda 70 dei circa 100 centri gestiti dall’Office of Refugee Resettlement, l’agenzia del dipartimento Usa per Sanità e Servizi umanitari. Il governo Usa replica e smentisce, segnalando che le violazioni hanno in genere effetti rapidi, con possibili sanzioni disciplinari, licenziamenti o denunce presso le autorità giudiziarie e ribadendo di agire per la “sicurezza e nel miglior interesse di ogni bambino” e che la politica adottata in questi casi è quella della “tolleranza zero”.
Il governo Usa: tolleranza zero contro gli abusi sui minori
Intanto non si placano l’indignazione tutta nostrana dopo lo scandalo che ha coinvolto don Paolo Glaentzer, il parroco settantenne accusato di violenza sessuale aggravata su minore, per essere stato sorpreso in auto con una bambina di 10 anni la sera di lunedì scorso, nel parcheggio di un supermercato di Calenzano, in provincia di Firenze. A distanza di alcuni giorni non tace don Paolo, anzi rilancia e tira in ballo persino il demonio che gli avrebbe teso “uno sgambetto un po’ pesante”. Ammette di aver commesso un errore, ma poi mette tutto nelle mani del Signore: “Ci penserà lui”. Si trova ai domiciliari don Paolo Glaentzer per decisione del gip Francesco Pallini al termine dell’udienza di convalida.
Don Paolo Glaentzer: è stata lei a prendere l’iniziativa
Al magistrato durante l’interrogatorio aveva dichiarato: “Pensavo che avesse qualche anno in più, 14 o 15 anni”. Invece ne aveva dieci di anni. Una bambina. Nell’interrogatorio davanti al pm e in quello davanti al gip, il prete ha ammesso di aver avuto incontri analoghi con la bimba “almeno altre tre volte”, sostenendo che sarebbe stata sempre la minorenne “a prendere l’iniziativa”. Quando è stato scoperto seminudo in auto con la piccola, don Glaentzer ha rischiato il linciaggio. E’ stato un residente della zona a notare i due in auto in una zona buia. Insieme al padre si è avvicinato alla macchina e, dopo avere visto la piccola con i pantaloni abbassati, ha aperto lo sportello e fatto uscire la bambina avvisando anche i vicini. A quel punto è stato un crescendo. Forse un altro sgambetto del demonio.