MILANO – Attimi concitati giovedì mattina sul Frecciarossa 9390 partito da Torino e diretto a Roma. Il convoglio stava viaggiando tra Reggio Emilia e Bologna quando, poco dopo le 10.30, un addetto alle pulizie ha accoltellato una collega che si occupa di ristorazione. L’uomo è stato fermato dalla Polfer con l’accusa di tentato omicidio. Entrambi lavorano a bordo treno. I due, spiegano gli investigatori, si conoscevano. Il movente, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere passionale. Ferito anche un passeggero che ha cercato di disarmare il violento.
L’aggressione sul Frecciarossa
L’assalto, le urla, il panico: tutto si è svolto in pochi secondi. L’inserviente ha impugnato un coltello a serramanico e ha iniziato a colpire la donna, prima al collo e poi al torace. Immediata la richiesta d’aiuto al 118: appena il convoglio è arrivato nella stazione sotterranea dell’alta velocità, a Bologna, è stata portata d’urgenza in ospedale dall’ambulanza. E’ grave, ma non in pericolo di vita. In pronto soccorso è finito anche il viaggiatore che ha visto la scena e ha provato a interporsi tra la vittima e il suo aggressore. Per quest’ultimo ogni tentativo di fuga è stato vano: i poliziotti lo hanno braccato non appena il convoglio ha frenato sui binari.
Le indagini
Il Frecciarossa è rimasto fermo per circa un’ora, tra le 10.50 e le 11.50, dopodiché è stato portato in una zona di servizio, sempre a Bologna, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I passeggeri sono stati fatti scendere per consentire alla Scientifica di svolgere i rilievi di rito. La circolazione è proseguita in superficie, senza particolari disagi.
Licenziato il dipendente
Netta la posizione della ditta per cui lavorava l’assalitore, la Dussman Service. A causa “dell’increscioso episodio” sarà licenziato. “L’Azienda si dissocia senza riserve dal comportamento del dipendente: tutte le pratiche necessarie al suo licenziamento immediato sono già state avviate”, si legge in una nota a firma del Gruppo Dussman. “Il dipendente – precisa – non aveva precedenti per reati di tipo penale” e “la sua condotta è sempre stata conforme ad ogni regolamento”.
(LaPresse/di Ester Castano)