QUARTO – Una lite per una ragazzina contesa, vecchi rancori mai sopiti e un’aggressione brutale. E’ questo lo sfondo del violento episodio di cronaca nera che ha scosso Quarto, dove un adolescente è stato accoltellato alla gamba destra da due coetanei in pieno centro cittadino, lungo corso Italia, nei pressi del distributore di benzina Esso. La vittima, Raffaele, di 14 anni, si trovava in sella alla sua bicicletta quando è stato bloccato da due minorenni (poi denunciati dai carabinieri), di 16 e 14 anni, giunti su uno scooter.
Senza alcuna discussione al momento, uno dei due ha estratto un coltello e lo ha colpito alla gamba, lasciandolo ferito e sanguinante sull’asfalto. Ancora sotto choc, il giovane è riuscito ad avvisare il padre, che lo ha accompagnato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Lì ha ricevuto le prime cure, mentre i carabinieri, avvisati dal genitore, hanno raggiunto l’ospedale per raccogliere le dichiarazioni del ragazzo. Raffaele ha ricostruito tutta la vicenda: le tensioni precedenti, le minacce ricevute, la presunta gelosia per una ragazza, ma anche un precedente pestaggio subìto da parte dello stesso aggressore, già alcuni mesi fa. Un quadro allarmante, che ha subito permesso ai militari di identificare i responsabili, ora denunciati e affidati ai genitori.
A parlare è il padre del ragazzo, che ha affidato ai social uno sfogo carico di dolore e amarezza: “Non è giusto che ancora una volta abbia dovuto subire un’aggressione con accoltellamento dallo stesso ragazzo che insieme ad altri lo ha già pestato mesi fa. E’ inammissibile che ragazzi di 13/17 anni passeggino armati terrorizzando i loro coetanei. Stiamo crescendo dei delinquenti. Non possiamo girarci dall’altra parte. Noi, famiglie, non abbiamo i mezzi per affrontare queste situazioni. C’è bisogno della giustizia, c’è bisogno di far capire cos’è la legalità. Altrimenti si rischia che ognuno si faccia giustizia da sé, e non è giusto”.