MILANO – Dopo quasi vent’anni si chiude in Acri l’era di Giuseppe Guzzetti. Il presidente di Fondazione Cariplo ha lasciato la guida dell’associazione delle fondazioni delle casse di Risparmio italiane. E al suo posto l’assemblea all’unanimità ha nominato Francesco Profumo, attuale presidente della Compagnia di San Paolo. Una svolta in qualche modo annunciata visto che fu lo stesso Guzzetti nei mesi scorsi a fare il nome del successore.
La Fondazione Cariplo ha una nuova guida
Oltre al presidente l’assemblea di Acri ha indicato il nuovo Consiglio per il triennio 2019-2021 che nella prossima seduta attesa per la prima metà di giugno dovrà individuare i membri del Comitato esecutivo e i vicepresidenti dell’associazione.
“Sono molto orgoglioso dell’incarico affidatomi e ringrazio Acri per la fiducia – ha dichiarato Francesco Profumo -. Un ringraziamento speciale va a Giuseppe Guzzetti che con la sua guida ha diretto l’associazione in questo percorso di crescita e consolidamento nel corso degli ultimi 20 anni”.
La svolta in Acri
La svolta in Acri precede di qualche giorno quella in Fondazione Cariplo. Guzzetti lascerà entro maggio la presidenza anche di questa istituzione. Con un processo avviato da alcuni mesi e culminato il 14 maggio scorso quando la Commissione Centrale di Beneficenza ha designato all’unanimità i nuovi 28 membri della Fondazione (18 proposti dalle associazioni territoriali, cinque rappresentanti del terzo settore selezionati tramite bando, oltre cinque membri cooptati dal presidente uscente Giuseppe Guzzetti) che rimarranno in carica per i prossimi 4 anni.
Il passaggio di consegne nel solco della continuità
Si è trattato di un passaggio di consegne nel solco della continuità, anche se tra i nuovi membri 17 sono nuovi e 11 confermati. Tra i nuovi nomi c’è anche quello di Giovanni Fosti, 52 anni, direttore dell’Education for government and non profit della Sda Bocconi. Proprio lui appare essere in pole position per succedere il prossimo 28 maggio proprio a Guzzetti. In scadenza di mandato e non ricandidabile dopo 22 anni.
(LaPresse/di Paolo Tavella)