NAPOLI (Tommaso Barra) – Le uniche due delusioni in campionato, per il Napoli, sono arrivate davanti al pubblico amico. E non in partite qualunque. Contro la Juventus, gara che di fatto ha segnato la rinascita dei bianconeri, e l’ultima giocata a Fuorigrotta contro la Roma. Quel 2-4 che ha spezzato un incantesimo che vedeva gli azzurri vincere ininterrottamente da 10 partite. Il Napoli deve ripartire da lì, perché a San Siro con l’Inter la reazione è stata solo parziale. Non nella prestazione, ma in quella ferocia sotto porta che è mancata per azzannare il match. Il pubblico napoletano, dopo la batosta contro i capitolini, ha applaudito una squadra capace in ogni caso di condurre un campionato fin qui strepitoso. Il tifoso però, si sa, perde fiducia in men che non si dica. E il fatto che a meno di 3 giorni dalla partita, tra biglietti venduti e abbonamenti non si arrivi a 30mila spettatori paganti, lascia intendere come i sogni della città stiano perdendo di intensità. Ma il campionato è lunghissimo e tutto può ancora accadere. Soprattutto se, da qui allo scontro diretto del 22 aprile, la Juventus dovesse incappare almeno in un pareggio. Certo, il Napoli dovrà vincere tutte le 10 partite rimanenti – compresa quella dell’Allianz Stadium – e sperare che la banda di Allegri perda qualche colpo, magari distratta dalla Champions League. I ragazzi di Maurizio Sarri devono ritrovare autostima e soprattutto riprendersi il calore del proprio pubblico. Domenica sera non ci sarà il pienone contro il Genoa, ma il Napoli ha le armi per riaccendere l’entusiasmo della sua gente.