ROMA – Voli ancora nel caos, la carenza di personale continua a paralizzare gli aeroporti europei mentre prosegue l’ondata di scioperi di piloti e cabin crew Ryanair ed Easyjet. Migliaia di voli cancellati e di ritardi accumulati, non solo dalle compagnie low cost, rallentano e minacciano la ripresa della stagione estiva. Soprattutto, mettono in difficoltà sono gli utenti, che perdendo il volo rischiano di conseguenza di perdere anche l’eventuale struttura prenotata, senza la possibilità di recuperare i soldi persi. Lo denunciano le associazioni dei consumatori italiani, impugnando l’ascia di guerra. Ma il ministro Giovannini interviene e convoca un tavolo sul trasporto aereo per mercoledì prossimo, insieme ad Enac, Enav e alle associazioni datoriali.Il prossimo sciopero Ryanair – il terzo dopo quello dell’8 e del 25 giugno – sarà domenica 17 luglio. Alla protesta, si sommano i disservizi causati dall’assenza di personale, ridotto negli ultimi due anni e che ora, con la risalita del numero di viaggiatori europei, lascia le compagnie impreparate. Un problema, questo, che tocca soprattutto Easyjet, già in difficoltà perché, come la cugina irlandese, deve affrontare gli scioperi del personale che vanno avanti da giugno. È di oggi la notizia dell’addio del direttore operativo, Peter Bellew, che come riporta la Bbc, si è dimesso dopo la lunga serie di cancellazioni delle ultime settimane. Dura la reazione dell’Unione nazionale consumatori, che minaccia di presentare un esposto all’Antitrust o all’Enac nel caso in cui i vettori non riconoscessero il diritto dei consumatori non solo ad “assistenza, rimborso o riprotezione” ma anche “alla compensazione pecuniaria non essendo stati informati della cancellazione del volo con almeno due settimane di preavviso”. Intanto, il Codacons presenta un’istanza “urgente” all’Enac e al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, chiedendo l’apertura di un tavolo di crisi con consumatori e compagnie aeree per “tutelare i diritti dei viaggiatori in questa delicata situazione e rispristinare con effetto immediato le Adr (Alternative Dispute Resolution) con i vettori aerei”. Una richiesta che evidentemente il Mims ha ascoltato, dando appuntamento per mercoledì prossimo a Enac, Enav e associazioni datoriali e provocando così il mal di pancia dello stesso Codacons, che lamenta di essere stata esclusa da un tavolo a cui, invece, chiede “a gran voce” di partecipare.
di Martina Regis