Aeroporti, Grazzanise unica strada

Cappiello (No Fly Zone): a Pontecagnano 20 voli al giorno contro i 350 di Capodichino

L'aeroporto di Grazzanise

NAPOLI – “Nel nostro paese rivendicare i più elementari diritti, come quello alla salute e alla sicurezza risulta una missione quasi impossibile”. Lo dichiara la portavoce del comitato “No Fly Zone” Stefania Cappiello. “A Napoli per esempio non c’è quartiere che non subisca i sorvoli incontrollati di Capodichino – aggiunge l’attivista – tuttavia è in atto una controinformazione assolutamente distante dalla realtà, che vede come protagonisti non solo i vertici delle amministrazioni locali, ma i politici, gli accademici, gli intellettuali, scrittori, attori, insomma chiunque abbia un minimo di visibilità o rivendichi un titolo per dire la sua sul sistema aeroportuale campano. Quindi l’arte dell’intallio (perdere tempo, procrastinare) non è appannaggio solo dei politici, ormai è un modus vivendi anche nella società civile. Pontecagnano avrebbe dovuto alleggerire lo scalo di Capodichino: questo non è avvenuto e mai potrà accadere, perché lì ci sono i Monti Picentini che non possono sparire neanche per volere del Governatore. Qualche temeraria low cost, fa atterrare impavidi piloti sulla pista di Pontecagnano che attualmente movimenta 20 aerei contro i 350 giornalieri di Capodichino”.

Va considerato inoltre che “gli aerei dagli inizi degli anni 2000 non hanno subìto nessun miglioramento nelle performance acustiche, siamo fermi e lo resteremo fintanto che non vedremo nei cieli oggetti di forma diversa dagli attuali aerei. I cittadini sono esasperati, il disagio è palpabile, i danni sono certificati dagli accademici che pubblicano dati impietosi sulle conseguenze del rumore sulla salute umana. Gli aspetti positivi di un aeroporto sono noti a tutti, il gestore napoletano non fa miracoli, quelli li fa San Gennaro, visto che tutti i giorni atterra l’aereo proveniente da Philadelphia, un B787 Dreamliner che non dovrebbe proprio atterrare su uno scalo di categoria Icao 4D, in una delle città più antropizzate d’Europa. Leggiamo dati, che probabilmente fornisce Chat Gpt, o qualche istituto che fa indagini di mercato a pagamento, che non sono assolutamente veritieri. I voli a Capodichino sono raddoppiati negli ultimi 10 anni come sono raddoppiati i passeggeri, il conto lo pagano i napoletani, così come i tarantini hanno pagato il salato conto dell’Ilva”.

“I numeri – insiste Cappiello – sono destinati a restare tali. Capodichino è saturo e l’Enac l’ha dichiarato; mettendo un tetto a 84mila voli annui, possono solo trasferire l’aviazione generale a Pontecagnano per favorire l’arrivo di qualche B737 o A 321. Un serio sviluppo del sistema aeroportuale campano può esistere solo con Grazzanise, dove ci sono campagne e non 3 milioni di abitanti. Ci chiediamo perché siamo a questo punto, ma soprattutto perché i politici, gli accademici, gli imprenditori, vogliono a tutti i costi difendere un crimine contro la salute e la sicurezza dei napoletani”.
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