NAPOLI – In una politica dove spesso si dice tanto e inutilmente, dove le parole pronunciate, troppe volte, sono solo fumo, i silenzi, il non voler esprimersi su progetti complicatissimi e ancora in nuce, possono essere importantissimi. E così il no comment, il non voler rilasciare, per ora, dichiarazioni da parte del governatore Vincenzo De Lucia sulla possibilità di realizzare un hub commerciale a Grazzanise (sfruttando, dopo aver convinto il ministero della Difesa, un potenziale uso condiviso della pista della base dell’aeronautica militare), è per certi aspetti importantissimo. Se il piano gli fosse risultato strampalato, assurdo, in contrasto con le sue linee di governo, lo avrebbe fatto sapere in poco tempo (e non gli mancano canali per riuscirci). Ed invece, a quanto pare, ci sta riflettendo. Insomma, ci pensa. L’idea di poter contribuire, dopo averlo fatto con Salerno, alla rinascita di un territorio per troppi anni messo in panchina, garantendogli un’infrastruttura che porterebbe lavoro e migliorerebbe l’economia non solo di Caserta, ma dell’intera Campania, probabilmente lo solletica.
E probabilmente gli piace pure il fatto che tutto questo sia nato dalla volontà di una piccola amministrazione, quella guidata dal sindaco Enrico Petrella, che è riuscita a trovare, con le giuste sponde (fondamentale l’apporto del consigliere Alfonso Piscitelli di Fratelli d’Italia), la forza per arrivare nell’ufficio di Guido Crosetto e strappargli la promessa che è intenzionato a valutare il progetto. E inoltre, a dimostrare che si tratta di un’operazione in grado di superare gli steccati dei partiti, c’è l’attività svolta da tutti i rappresentanti parlamentari di Caserta che hanno presentato un ordine del giorno alla Camera con cui hanno ottenuto la promessa da parte del governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, di inserire Grazzanise nel piano degli aeroporti (step importantissimo per concretizzare il progetto).
Questa trasversalità potrebbe convincere ulteriormente De Luca a non porre freni all’iniziativa, anzi, a favorirla. Anche perché è tempo di elezioni, di europee, e nel 2025 si rivoterà per scegliere il governatore della Regione. Appuntamenti che De Luca potrebbe affrontare con più forza se potrà fregiarsi del fatto di aver agevolato la realizzazione di un’infrastruttura in grado di stravolgere, in meglio (almeno si spera), l’economia di Terra di Lavoro e dell’intera Campania. E c’è anche un altro aspetto che non va sottovalutato (tra quelli in grado di muovere De Luca verso il sì al progetto): dare a Grazzanise l’hub commerciale significa, indirettamente, tutelare anche lo scalo civile nel salernitano. Le due operazioni non si pestano i piedi e portarle avanti entrambe riuscirebbe a non scontentare nessuno dei due territori.
Intanto l’amministrazione locale è impegnata a convincere proprio la Regione Campania e il Governo a stanziare i fondi per mettere nero su bianco il piano Grazzanise. È un passo fondamentale: Crosetto per procedere aveva chiesto numeri, spese. E per averle, l’intento del Comune è coinvolgere le università del territorio (ma, ripetiamo il concetto, servono i fondi). Lo scalo merci nel Basso Volturno ha già ricevuto l’appoggio anche da parte di Confindustria Caserta. Il presidente Beniamino Schiavone l’ha ritenuta un’operazione importante. E ci sono diversi manager della logistica che auspicano l’apertura dell’hub: tra loco Castrese Catone che ha evidenziato come la sua attivazione potrebbe favorire anche il porto di Napoli, rendendolo appetibile a navi provenienti dalle isole che ora attraccano in Liguria, ritenuta geograficamente più utile in quanto più vicina agli aeroporti di Malpensa o Verona.
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