Il 2020 è stato tra gli anni più caldi mai registrati, ma le temperature sono solo un aspetto della crisi climatica. L’innalzamento del livello del mare continua. La siccità, il caldo, le inondazioni e gli incendi colpiscono i paesi di tutto il mondo. Con queste parole l’Onu lancia l’allarme sull’emergenza climatica che peggiora e continuerà a farlo anche per i prossimi decenni. A dirlo il nuovo rapporto Onu sullo stato globale del clima messo a punto dall’Organizzazione mondiale della meteorologia, lanciato in vista del summit Usa che si terrà tra domani e dopodomani. Nel rapporto vengono analizzati concentrazione dei gas, temperature, livello degli oceani, tenuta dei ghiacciai e riduzione delle calotte polari, uragani, distruzione dell’agricoltura, e anche l’impatto degli eventi estremi sul trasferimento delle persone.
TEMPERATURE E GHIACCIAI
Le concentrazioni atmosferiche di gas serra sono uno dei principali motori del cambiamento climatico. Nonostante le battute d’arresto del Covid-19 le emissioni globali di gas serra sono aumentate nel 2020. Al fattore gas serra si aggiunge quello dell’aumento delle temperature. Il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati e l’ultimo decennio, 2011-2020, è il più caldo di sempre. Per quanto riguarda i ghiacciai, sebbene il bilancio sia stato leggermente meno negativo, con una perdita di ghiaccio stimata di 0,98 metri equivalenti in acqua, c’è una chiara tendenza verso l’accelerazione della perdita di massa del ghiacciaio a lungo termine. Otto dei dieci anni di bilancio più negativo sono stati registrati dal 2010 in poi. Anche il livello degli oceani muta in peggio. Man mano che l’oceano si riscalda, il suo volume aumenta. L’espansione termica, così come lo scioglimento della Groenlandia, dell’Antartico e dei ghiacciai di tutto il mondo stanno causando l’innalzamento del livello del mare. A livello globale il livello del mare è aumentato in media di 3,29 millimetri all’anno, con un picco nel 2020.
EVENTI ESTREMI E IMPATTO
L’aumento delle temperature globali ha contribuito a eventi meteorologici estremi più frequenti e gravi in tutto il mondo, comprese ondate di freddo e caldo, inondazioni, siccità, incendi e tempeste. Nell’ultimo decennio (2010–2019), gli eventi legati al clima hanno provocato in media ogni anno 23,1 milioni di sfollamenti di persone, durante la prima metà del 2020 sono stati registrati circa 9,8 milioni di spostamenti, in gran parte dovuti a pericoli idrometeorologici e disastri, concentrati principalmente nel Sud e Sud-est asiatico e nel Corno d’Africa. Gli eventi estremi causano danni anche sul fronte alimentazione. Le interruzioni del Covid-19 hanno aggravato l’impatto del clima lungo l’intera filiera alimentare, aumentando i livelli di insicurezza alimentare. Nel 2020 oltre 50 milioni di persone erano doppiamente colpite da disastri legati al clima (inondazioni, siccità e tempeste) e dal Covid-19. Popoli dei Paesi poveri che hanno visto le colture distrutte nel pieno della pandemia e della crisi economica.