NAPOLI – La paura è tanta e sarebbe inutile negarlo. Da settimane non si fa che parlare dei Campi Flegrei, delle scosse record e del rischio di eruzione del supervulcano, dei piani di evacuazione, delle destinazioni per gli eventuali sfollati. Se ne parla tra amici, in famiglia, tra colleghi. Sulle chat e nei bar, nelle piazze, di lunedì mattina e di sabato sera. E ne parlano le istituzioni, locali, regionali e nazionali. Poi sui Campi Flegrei arriva sistematicamente il silenzio, la terra si ferma, e per qualche giorno la tensione si allenta. Com’è successo nella settimana che ha preceduto la scossa di ieri, quando i sismografi hanno rilevato un nuovo movimento tellurico. E quindi di nuovo paura, di nuovo i dibattiti in strada e sui social, di nuovo le domande spesso senza risposte.
Ma c’è chi affronta il problema con creatività e spirito di iniziativa. Per molti si tratta dell’arte di arrangiarsi. Per altri è questione di genialità. Fatto sta che a Napoli è già spuntato un kit di emergenza. Il “kit dello sfollato”: un’idea che arriva da un quartiere difficile, Soccavo, del quale fin troppo spesso si parla per motivi legati a fatti di sangue che vedono dominare la criminalità organizzata. Ma nelle palazzine dove tutto è grigio e dove il decoro e la qualità della vita sono concetti troppe volte ignorati dalle istituzioni, spunta una luce di speranza.
Il “kit dello sfollato” spopola a Napoli e in provincia, soprattutto nelle aree della zona flegrea o in prossimità dei comuni e dei quartieri interessati al fenomeno del bradisismo. La trovata è opera dell’ingegno dei titolari del negozio Baraonda Intimo, ubicato in via Antonino Pio, nel cuore di Soccavo, a pochi passi dal Rione Traiano. Gli affari vanno a gonfie vele. Tutto è iniziato dopo la scossa dello scorso 27 settembre, quella di magnitudo 4.2, nel cuore della notte, il movimento tellurico più forte degli ultimi 40 anni. Pozzuoli e i suoi abitanti, come i residenti di tanti quartieri di Napoli (quelli collinari e quelli flegrei) furono svegliati dall’evento e per molti la notte finì in quei lunghissimi istanti. Dal mattino seguente, i titolari del negozio Baraonda Intimo hanno cominciato a vendere un kit composto da un pigiama, un plaid, tre slip, sei paia di calzini al prezzo di 19 euro. Inutile dire che nel giro di qualche ora, complice anche la grande paura, il negozio è stato letteralmente preso d’assalto, sia di persona che sui social, da una moltitudine di clienti, che hanno provveduto ad acquistare il kit in caso di fughe. Spirito di iniziativa, creatività e genialità per esorcizzare il terrore. ‘Armi’ tipiche dei napoletani che ancora una volta dimostrano di essere abilissimi a trovare soluzioni anche in momenti di estrema crisi e sofferenza.
Protezione civile, corsa contro il tempo: “Il tema è prioritario”
NAPOLI (dc) – “Abbiamo riunito a Roma il Comitato operativo nazionale della Protezione civile per affrontare alcuni importanti temi legati alla prevenzione dai rischi naturali”. A renderlo noto è Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile. Il governo guarda al supervulcano flegreo. “Tema principale, ovviamente, la situazione nei Campi Flegrei – aggiunge Musumeci – ai componenti sono state illustrate le misure previste nel recente decreto legge del governo e fatto il punto sull’avanzamento delle azioni previste nel provvedimento a carico di ogni istituzione. Il rispetto delle scadenze per quel territorio costituisce per noi una priorità”. Intanto la Diocesi di Pozzuoli e l’associazione Emdr Italia organizzano tre incontri di supporto psicologico, psico-educazione e prevenzione dello stress cronico, rivolti a tutti coloro che a causa del fenomeno sismico degli ultimi mesi sentono la necessità di essere sostenuti nella gestione dell’ansia, del panico e dello stress. Gli incontri si terranno venerdì 10 novembre (dalle 18 alle 20) nella parrocchia Immacolata e S. Raffaele di Agnano in via Ruggiero 23; venerdì 10 novembre (stesso orario) nell’Auditorium del Villaggio del fanciullo in via Campi Flegrei 12 a Pozzuoli; venerdì 17 novembre (sempre dalle 18 alle 20) nel teatro della parrocchia S. Artema in Monteruscello, in via Modigliani 2 a Pozzuoli.
“L’idea di questi incontri – spiega una nota – nasce dalla premura del vescovo di Pozzuoli e di Ischia, don Carlo Villano, il quale, dopo aver accolto da diverse persone richieste di aiuto, sfoghi e preoccupazioni circa il disagio psicologico causato dall’ansia legata al fenomeno del bradisismo, si è rivolto all’Associazione Emdr Italia, associazione scientifica di psicologi e psicoterapeuti da sempre impegnata sul fronte umanitario e sugli interventi di sostegno psicologico in situazioni emergenziali e traumatiche, la quale ha prontamente e generosamente risposto offrendo la propria disponibilità”. Gli incontri prevedono la partecipazione dell’Ordine degli Psicologi della Campania. La partecipazione agli incontri, totalmente gratuiti, è libera.
E mentre il deputato di Pozzuoli, Antonio Caso, esponente del Movimento Cinque Stelle, indirizza una bordata alla Regione Campania (“Negli ultimi anni – ha detto al termine delle audizioni in Commissione Ambiente sul Decreto Campi Flegrei – troppo poco è stato fatto per migliorare la resilienza del territorio, nonostante la Regione Campania avesse a disposizione risorse dedicate), il professor Mauro Dolce, docente dell’Università Federico II di Napoli e presidente del Consorzio della Rete dei Laboratori universitari di Ingegneria sismica e strutturale-Reluis, all’audizione di ieri alla Camera dei deputati, ha evidenziato il problema dell’impatto che il sollevamento del suolo potrebbe avere sui sottoservizi, di conseguenza anche sulle infrastrutture. Dal canto suo, l’Anm – attraverso il dirigente Massimo Simeoli – ha fatto sapere che in deposito degli autobus è presente un quadro fessurativo provocato dalle scosse. Nulla, comunque, di cui preoccuparsi, secondo Simeoli. Il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, con delega all’Ambiente, all’audizione in alla Camera dei deputati ha dichiarato che Palazzo Santa Lucia presenterà un emendamento per l’abolizione della figura del commissario di governo introdotta nel 1984 in seguito alla crisi del bradisismo. Figura che, secondo Bonavitacola, va abolita in quanto anacronistica: la Regione presenterà un emendamento per cancellare definitivamente il ruolo del commissario, con l’obiettivo di trasferire le competenze alla Regione.
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