Afghanistan, a Roma altri 211 evacuati. In arrivo richiedenti asilo in base Usa Sigonella

Prosegue il ponte aereo fra Roma e Kabul per portare in salvo chi deve fuggire dall'Afghanistan

TORINO – Prosegue il ponte aereo fra Roma e Kabul per portare in salvo chi deve fuggire dall’Afghanistan. Domenica mattina un KC 767 dell’Aeronautica militare è atterrato a Fiumicino con a bordo 211 persone che erano state evacuate da Kabul la notte precedente con due C 130J. Nella nottata un altro C130J è decollato da Kabul con a bordo 103 per rientrare in Kuwait. Altri 3 C130J nella giornata di domenica hanno volato verso Kabul per evacuare altri cittadini afghani. Dal giugno scorso, quando con l’operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono circa 2.100 i cittadini afghani tratti in salvo e circa 1.300 quelli trasferiti in Italia.

La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI-Comando operativo di vertice interforze, comandato dal generale Luciano Portolano, 8 aerei, 4 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia, e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. Sono oltre 1.500 i militari italiani del COVI impegnati su disposizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma-Kabul. Personale del Joint Force HQ (JFHQ), del Comando operazioni forze speciali (COFS), della Joint Evacuation Task Force (JETF), della Joint Special Operation Task Force (JSOTF), del Comando operazioni aerospaziali AM (COA), della 46^ Brigata aerea, del 14° Stormo dell’Aeronautica militare, della task force air di Al Salem (Kuwait), oltre a tutti i militari delle forze armate e dei carabinieri preposti alla accoglienza e gestione al loro arrivo in Italia.

Intanto, la Naval Air Station di Sigonella, in Sicilia, ha scritto su Facebook di essere “stata incaricata di supportare l’evacuazione sicura di cittadini statunitensi, di richiedenti visto speciale per immigrati e di afghani vulnerabili. Prevediamo di accogliere i primi sfollati già questo pomeriggio e stiamo lavorando in piena collaborazione e con i nostri ospiti italiani”. “Questa operazione – precisa la nota della Stazione Aeronavale della Marina Usa – richiederà uno sforzo di tutti e ci richiederà di mantenere un alto livello di impegno per il prossimo futuro”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome