Afghanistan, fonti Ue: “Rimpatri volontari consentiti, stop a quelli forzati”

Lo si apprende da fonti ufficiali di alto livello dell'Ue.

BRUXELLES– La decisione del governo afghano di sospendere le operazioni di rimpatrio dei migranti per tre mesi riguarda solo i “rimpatri forzati”, quelli volontari sono ancora consentiti. Lo si apprende da fonti ufficiali di alto livello dell’Ue.

“L’80% dei rimpatri sono volontari” e i rifugiati afghani che hanno fatto ritorno al proprio paese sono stati 1200 quest’anno. “Continuiamo una collaborazione molto stretta con le autorità”, ha spiegato la fonte aggiugendo che la Germania e altri Paesi hanno già sospeso queste operazioni e che l’Ue non si aspetta che ci saranno rimpatri forzati in ogni caso.

“La situazione complessiva dell’arrivo dei richiedenti asilo è abbastanza buona, gli ingressi irregolari (negli altri Paesi) sono al punto più basso dal 2015, con 4000 ingressi registrati dal primo gennaio, il 25% in meno rispetto al 2020”, ha aggiunto la fonte.

L’esperto Ue ha evidenziato che la maggior parte dei rifugiati afghani si trova in Pakistan (3,5 milioni) e in Iran (3 milioni). “Ci sono chiari sforzi al momento per provare a incrementare la capacità di reinsediamento nell’Ue, ma dipende dagli Stati membri decidere quante persone voglio ricollocare”, ha sottolineato.

LaPresse

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