MILANO – Il corpo del’attivista per i diritti delle donne e docente di economia, Frozan Safi, 29 anni, è stato ritrovato dopo oltre 2 settimane dalla sua scomparsa, il 20 ottobre scorso. Lo riferisce il quotidiano britannico Guardian, spiegando che si tratta della prima morte di un difensore dei diritti delle donne da quando i talebani hanno ripreso il potere. Il corpo, crivellato di colpi, è stato identificato dalla sorella, medico, nell’obitorio della città afghana di Mazar-i-Sharif, che l’ha riconosciuta dai vestiti perché il volto era “distrutto dai proiettili”. “C’erano ferite da proiettile dappertutto, troppe da contare, sulla testa, sul cuore, sul petto, sui reni e sulle gambe”, ha raccontato denunciando la scomparsa dell’anello di fidanzamento e della borsa.
(LaPresse)