MILANO – «Dobbiamo salvare chi ha lottato con noi, poi si parlerà di colpe”. Così David H. Petraeus in una intervista al Corriere della Sera, sull’Afghanistan. Il generale David H. Petraeus ha comandato le forze americane in Afghanistan e prima ancora in Iraq e ha diretto la Cia.
“La situazione – dice il generale – è ovviamente straziante, disastrosa e tragica. C’è abbastanza colpa per tutti. Certamente, i negoziati della precedente amministrazione e il forte desiderio di andarsene non sono stati né saggi né utili. Ma alla fine dei conti, penso che la decisione di ritirarsi, poi l’effettivo ritiro (molti pensavano che avremmo esitato all’ultimo minuto) e poi la rimozione dei contractor (meccanici, tecnici ndr) che consentivano alla cruciale Aeronautica Militare Afghana di effettuare i voli abbiano inflitto psicologicamente un duro colpo alle forze afghane, ai leader locali e agli altri: si sono resi conto che nessuno sarebbe venuto a salvarli se avessero continuato a combattere contro i talebani. Ma questo dibattito potrà essere affrontato in seguito. Al momento dovremmo concentrarci sull’aiutare gli afghani che, finora, abbiamo vergognosamente abbandonato».
(LaPresse)