Afghanistan, procura Cpi chiede il rilancio dell’indagine sui crimini di guerra dei talebani

Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha chiesto autorizzazione urgente ai giudici del tribunale di rilanciare l'inchiesta su sospetti crimini di guerra e contro l'umanità commessi dai talebani, affermando che con il nuovo governo talebano di Kabul "non c'è più la prospettiva di un'autentica ed efficace indagine interna".

MILANO – Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha chiesto autorizzazione urgente ai giudici del tribunale di rilanciare l’inchiesta su sospetti crimini di guerra e contro l’umanità commessi dai talebani, affermando che con il nuovo governo talebano di Kabul “non c’è più la prospettiva di un’autentica ed efficace indagine interna”. I giudici avevano autorizzato un’indagine della predecessora, Fatou Bensouda, nel marzo dello scorso anno. L’indagine riguarda presunti reati commessi da forze governative afghane, talebani, truppe Usa e servizi segreti stranieri statunitensi dal 2002. L’indagine era stata rinviata l’anno scorso dopo che le autorità afghane avevano chiesto di occuparsi del caso. Khan ha detto che intende concentrarsi sui crimini commessi dai talebani e dall’affiliato afghano dello Stato islamico, aggiungendo che “depriorizzerà” altri aspetti delle indagini. “La gravità, la portata e la natura continua dei presunti crimini dei talebani e dello Stato islamico, che includono accuse di attacchi indiscriminati contro civili, esecuzioni extragiudiziali mirate, persecuzione di donne e ragazze, crimini contro i bambini e altri crimini che colpiscono la popolazione civile a grande, richiedono attenzione e risorse adeguate dal mio ufficio, se vogliamo costruire casi credibili in grado di essere dimostrati oltre ogni ragionevole dubbio in aula”, ha detto Khan.

LaPresse

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