BRUXELLES – “Non ci sarà alcuna riduzione unilaterale delle truppe. È stato uno dei messaggi nell’incontro di oggi. Sarà coordinato. Lavoreremo assieme”. Così il segretario alla Difesa ad interim degli Stati Uniti, Patrick Shanahan, parlando dell’Afghanistan dopo i colloqui con i ministri della Difesa della Nato a Bruxelles. Mentre gli Stati Uniti guidano sforzi per colloqui di pace con i talebani, gli islamisti hanno annunciato nuovi colloqui a Islamabad. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha messo in guardia da ulteriori ritardi nel coinvolgere il governo del presidente afghano, Ashraf Ghani, affermando che senza di esso una pace duratura non sarà possibile.
Il timore
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole la fine del coinvolgimento del suo Paese in Afghanistan, dove sono ancora dispiegati 14mila militari statunitensi. Questo ha sollevato il timore di un’uscita prima che sia assicurata una pace duratura. L’inviato speciale degli Usa, Zalmay Khalilzad, che sta guidando i colloqui con i talebani, ha espresso la speranza che un accordo sia raggiunto prima delle presidenziali in programma a luglio.
LaPresse
Afghanistan, segretario Difesa Usa: “Niente ritiro unilaterale”
"Non ci sarà alcuna riduzione unilaterale delle truppe. È stato uno dei messaggi nell'incontro di oggi. Sarà coordinato. Lavoreremo assieme".