KABUL – Si cerca la pace, si trova la morte. È accaduto in Afghanistan dove due soldati americani sono stati uccisi. Ancora da comprendere appieno la dinamica dell’accaduto all’indomani della visita a Kabul del segretario di stato Mike Pompeo. Lo stesso aveva auspicato di arrivare a un accordo di pace con i talebani “prima di settembre” eppure, evidentemente, la strada per una tregua è ancora molto lontana.
La situazione in Afghanistan
A dare la notizia della morte dei due soldati è stata la Nato. L’identità dei due uomini e le circostanze della loro morte non sono state precisate nel comunicato della missione Nato “Resolute support”, il cui obiettivo è formare e consigliare le forze afghane. Una zona dimenticata, della quale se ne parla forse troppo poco per quella che invece è la gravità della situazione. Da quel maledetto 11 settembre del 2001 in Afghanistan e nelle zone limitrofe la tensione è altissima. Migliaia di soldati, non solo americani, combattono contro i terroristi nonostante le loro azioni siano spesso state definite ‘missioni di pace’.
Falliti i tentativi di giungere ad una tregua
Quanto accaduto questa mattina, si diceva, conferma purtroppo i dubbi e le paure che tutti hanno. E cioè che la strada per arrivare ad una tregua armata, ad una pace generale importante soprattutto per i civili, è ancora ricca di ostacoli. Nelle prossime ore, con molta probabilità, la Nato fornirà i particolari della vicenda. Che, se possibile, farà salire ulteriormente la tensione. Dagli Stati Uniti, intanto, non è al momento arrivata nessuna risposta. Ma è chiaro che quando accaduto non resterà un episodio isolato ed è probabile che ci siano reazioni importanti. E intanto la guerra continua, una guerra che, come tutte le altre, sembra destinata a non finire mai.
