AFRAGOLA – Spesso si dice che vince il campionato la squadra che subisce meno gol. Non è una certezza ma spesso una tendenza. Guardando il girone A di Eccellenza, se ne ha la conferma che questo dato spesso è giusto. La prima della classe Afragolese, infatti, guarda tutti dall’alto con 47 punti collezionati in 19 partite. Una leadership imposta alle numerose e competitive contendenti grazie all’attacco (40 gol) ma soprattutto grazie alla retroguardia che subisce pochissimo. Basti pensare che fino ad ora l’Afragolese non ha mai perso in campionato, mantenendo l’imbattibilità sin da inizio stagione, ed ha subito appena 3 gol (praticamente mai).
Numeri spaventosi di attenzione difensiva per la compagine di Andrea Ciaramella che, nella vittoria contro il Castel Volturno, ha portato a casa la decima partita consecutiva senza subire gol. Oltre 913 minuti (senza contare i minuti di recupero) dall’ultima rete subita nel turno infrasettimanale del 30 ottobre allo stadio “Giarrusso” di Quarto (due mesi e mezzo fa). Solo Sanguineti dei flegrei, Orlando del Gladiator e Orefice del Castel Volturno (ora alla Real Normanna) hanno dato un dispiacere ai rossoblu del presidente Raffaele Mosca che, altro dato, non hanno subito neanche una rete tra le mura amiche, nel fortino “Luigi Moccia”, ed hanno totalizzato complessivamente 16 clean sheet (gare senza prendere gol).
Del resto il direttore sportivo Francesco Mennitto, che di profili ne conosce all’inverosimile, ha puntato su una difesa di ferro nell’allestimento della rosa, oltre ovviamente a centrocampo ed attacco. Con Vittorio Nocerino ha lavorato d’anticipo lo scorso anno, acquistandolo prima ancora che finisse la squalifica per un caso di combine (omessa denuncia) e reinserendolo perfettamente dal punto di vista mentale. A lui ha aggiunto in estate i corazzieri Ciro Amelio e Giuseppe Trezza, gli esterni Roberto Masullo, Francesco Massaro, Ciro Sicuro, vari under interessanti, mentre a settembre ha aggiunto ad una retroguardia già granitica Aaron Akrapovic, liberatosi a campionato iniziato dall’Acerrana e contrattualizzato nel giro di ore, e non di giorni. Infine, come ciliegina sulla torta, il colpo Domenico Puca. Il portierino classe 2006 scuola Juve Stabia sta mettendo in mostra il suo talento, infatti in diversi casi ha salvato la porta con riflessi felini. Su tutti la respinta miracolosa su Campanile all’ultimo istante di Gladiator-Afragolese e il rigore parato su Pozzebon nel big match interno con il Nola (ma anche il prodigio su Prevete del Castel Volturno all’andata) stanno delineando il campionato, attualmente, a favore dei rossoblu che non hanno alcuna voglia di alzare la saracinesca. Meglio tenerla ben fissata a terra.