Agguato fallito a Chiaia, centrato alle gambe da due sicari in scooter

Mario Buccione

NAPOLI – Napoli nella morsa della violenza. Ancora spari in strada in un luogo nevralgico per la viabilità cittadina: corso Vittorio Emanuele. E’ qui è avvenuto l’ultimo raid di piombo. Un uomo di 56 anni è stato ferito a colpi di arma da fuoco alle gambe. Il ferito risponde al nome di Mario Buccione, già noto alle forze dell’ordine, che dopo l’aggressione si è recato al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli con mezzi propri per farsi medicare. Immediata la comunicazione inviata dal nosocomio alle forze dell’ordine. Erano le 22,40 di giovedì quando al Cardarelli hanno messo piede gli agenti del commissariato Arenella, che hanno avviato il motore della macchina delle indagini.

La versione della vittima

Indagini che si scontrano subito con un ostacolo: la versione raccontata da Buccione. Il 56enne ha riferito di essere stato sorpreso da due sconosciuti che, dopo averlo affiancato in sella a uno scooter all’incrocio tra la strada che collega il Vomero e i Quartieri Spagnoli, hanno tentato di compiere una rapina ai suoi danni. Buccione ha aggiunto che si trovava al volante della sua auto e che i presunti rapinatori puntavano al suo orologio da polso. Quindi i tre spari (due alla gamba sinistra, uno alla coscia sinistra), con la coppia che si è dileguata nel nulla.

Le indagini in corso

Massima cautela da parte degli agenti di polizia. La versione di Buccione è una sorta di ritornello che si ripete spesso quando gli investigatori si ritrovano a dover lavorare su un fatto di sangue. E una prima pista c’è: gli agenti non escludono che possa essersi trattato di un agguato fallito. In tal senso, molto potranno dirlo le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati nella zona. Ce ne sono tanti di ‘occhi elettronici’ lungo corso Vittorio Emanuele. Il punto indicato dal ferito, d’altronde, è noto per la presenza di decine di attività commerciali. Poco più avanti, poi, sorge il complesso dell’Università Suor Orsola Benincasa. I due presunti rapinatori avrebbero agito – stando sempre al racconto della vittima – con i volti travisati. Indagini in salita, dunque.

Le condizioni di salute

Buccione, profilo presente nei database delle forze dell’ordine, non è in pericolo di vita. Se l’è cavata con un grosso spavento. L’uomo vive nella zona di Rampe Montemiletto, tra piazza Mazzini e piazza Montesanto, meno di due chilometri di distanza dal punto in cui ha raccontato di essere stato ferito. Una pista investigativa conduce dritta al cuore dei nuovi scontri armati che si stanno registrando nei vicoli dei Quartieri Spagnoli e di Montecalvario.

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