Agguato per un video intimo della figlia del boss: muore 23enne colpito per errore

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Umberto Catanzaro

NAPOLI – Il 23enne calciatore dilettante Umberto Catanzaro è morto in ospedale dopo due mesi: vittima di un raid armato. Il ragazzo era stato ferito a colpi d’arma da fuoco il 15 settembre in via Conte di Mola. Colpito per errore, l’obiettivo era il 17enne I.C. che era in auto con lui. Il gruppo di fuoco sparò contro la Smart: il 17enne riuscì a schivare le pallottole, che ferirono all’addome Umberto Catanzaro. Ricoverato all’ospedale dei Pellegrini da quel giorno. Attaccante esterno, il 23enne era considerato un profilo interessante del calcio dilettantistico campano: ha prima militato nel Rione Terra, in Promozione, poi nella Paganese, oggi in Serie D. Aveva mostrato buona tecnica, velocità e una personalità calcistica fuori dalla media.

Torniamo ai fatti recenti e alle indagini dell’Arma. Per la sparatoria erano state eseguite dai carabinieri cinque misure cautelari, tra cui Salvatore Percich indicato vicino ai Mazzarella e ritenuto il mandante del raid di fuoco. La morte di Catanzaro aggrava l’accusa: da tentato omicidio a omicidio. La sparatoria avvenne in via Conte di Mola, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, quando l’auto su cui viaggiava Catanzaro fu raggiunta da una pioggia di proiettili. La dinamica emersa dalle indagini dei carabinieri è spietata: Umberto Catanzaro in quel momento era in auto con l’obiettivo della spedizione armata. L’obiettivo non era lui, ma il 17enne, identificato come I.C., che si trovava al suo fianco in quel momento. Il movente dietro questa spedizione punitiva sarebbe un’offesa percepita come grave: la diffusione di un video intimo da parte del 17enne I.C., ex fidanzato della figlia di Salvatore Percich. Il 46enne avrebbe pianificato il raid per vendicare l’offesa. Grazie alle rapide indagini, i carabinieri avevano già eseguito cinque misure cautelari.

L’ultimo provvedimento è stato notificato dai militari dell’Arma il 5 novembre: a un 17enne arrivato in ritardo sul luogo del ferimento. Salvatore Percich viene ritenuto dalle forze dell’ordine vicino al potente clan Mazzarella. La morte di Umberto Catanzaro, giovane calciatore
estraneo a logiche criminali, ha suscitato profondo dolore nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. La Procura ha disposto l’autopsia. I carabinieri del
la Compagnia Napoli Centro sono intervenuti ieri mattina nel Pronto soccorso del Pellegrini subito dopo il decesso. Catanzaro per quasi due mesi è stato ricoverato in prognosi riservata e in condizioni critiche.

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