ROMA – “Dobbiamo affrontare un momento difficilissimo per il settore vitivinicolo perché se è vero che la crisi pandemica non ha mai chiuso le attività del settore primario, è anche vero che c’è stata una crisi incredibilmente asimmetrica che ha colpito fortemente tutti i produttori di vino che non hanno la grande distribuzione come canale di vendita, e che quindi hanno patito e stanno patendo”. Così il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, durante la presentazione al Senato del libro ‘Turismo del vino in Italia’. “Il presente è sostenere i produttori” spiega, citando il fondo filiere da 150 milioni di euro in legge bilancio e gli ulteriori 150 milioni previsti nel Decreto Sostegni. “Di questi 300 milioni grossa parte dovrà essere destinato al settore del vino, altrimenti rischiamo di perdere eccellenze del nostro territorio – sottolinea -. E non parlo solo dei vitigni ma anche chi poi produce le bottiglie di vino che rappresentano il nostro paese nel mondo”. “Il futuro è rappresentato da ricerca, sviluppo e innovazione” prosegue quindi Patuanelli, spiegando che l’obiettivo è portare in Italia “turismo ricco, è quello di cui abbiamo bisogno”.
(LaPresse)
