Ajaccio, mezzogiorno di terrore: la polizia spara e uccide un uomo armato di coltello

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

AJACCIO – Un sabato di ordinaria follia, a pochi giorni dal Natale, si è trasformato in tragedia nel cuore pulsante di Ajaccio. Scene di panico e terrore si sono consumate ieri, intorno a mezzogiorno, lungo il centralissimo Cours Napoléon, quando un uomo armato di coltello ha iniziato a minacciare i passanti, venendo infine ucciso a colpi d’arma da fuoco da un agente della Polizia Nazionale.

La vittima è un uomo di 26 anni, di nazionalità belga ma nato in Senegal. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, in evidente stato di agitazione, brandiva un’arma da taglio e avanzava con fare minaccioso lungo la trafficata arteria commerciale, gremita di cittadini e turisti intenti negli acquisti natalizi. L’allarme è scattato immediatamente, portando sul posto diverse pattuglie della polizia.

La dinamica dell’intervento, confermata in una nota dal procuratore della Repubblica di Ajaccio, Nicolas Septe, è stata rapida e drammatica. Gli agenti hanno prima tentato di neutralizzare il 26enne con mezzi non letali. “È stato fatto uso di una pistola a impulsi elettrici (taser), ma senza successo”, ha spiegato il procuratore. Di fronte all’inefficacia del taser e al persistere della minaccia, con l’uomo che continuava ad avanzare verso di loro e verso i civili, uno dei poliziotti ha aperto il fuoco. Diversi colpi hanno raggiunto il giovane, che si è accasciato al suolo. Nonostante i soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare: il decesso è stato constatato sul posto. Fortunatamente, nessun altro è rimasto ferito nel corso dell’incidente.

Immagini crude e concitate, riprese dai telefoni di alcuni testimoni e rapidamente diffuse sui social network, mostrano i momenti finali della tragedia: si vede l’uomo, vestito di scuro, avanzare a passo svelto e deciso sul marciapiede, mentre gli agenti, in posizione di sicurezza, gli puntano contro le armi, intimandogli di fermarsi.

Il procuratore Septe, giunto sul luogo per coordinare le prime indagini, ha voluto sgomberare il campo da possibili piste legate al terrorismo. “Posso escludere, in questa fase, un attentato terroristico poiché in nessun momento l’individuo avrebbe proferito minacce in tal senso o inneggiato a cause estremiste”, ha dichiarato alla stampa, cercando di rassicurare una comunità scossa.

Come da prassi in questi casi, l’inchiesta sull’uso dell’arma da parte del poliziotto è stata affidata all’Ispettorato Generale della Polizia Nazionale (IGPN), la cosiddetta “polizia delle polizie”, che dovrà accertare la legittimità della reazione e ricostruire nel dettaglio ogni secondo dell’operazione. Parallelamente, un’altra indagine cercherà di far luce sul movente del gesto del 26enne. Chi era? Perché si trovava ad Ajaccio? Aveva problemi psichici o era sotto l’effetto di sostanze? Sono queste le domande a cui gli inquirenti dovranno dare una risposta.

Intanto, il Cours Napoléon è rimasto transennato e chiuso al traffico per diverse ore, per consentire i rilievi della polizia scientifica, mentre la città corsa si interroga attonita su una violenza tanto improvvisa quanto letale, che ha spezzato la quiete di un sabato prenatalizio.

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